Protesta

Carcere di Novara: detenuto sale sul tetto e minaccia con le tegole gli agenti

A riferire l'episodio è il sindacato Sappe: ci sono volute diverse ore per convincere l'uomo a desistere dalla sua iniziativa

Carcere di Novara: detenuto sale sul tetto e minaccia con le tegole gli agenti
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Tensione nella serata di venerdì 19 aprile 2024 alla Casa Circondariale di Novara.

Il racconto del Sappe, il sindacato di polizia

Stando a quanto riferisce il Sappe, Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, un detenuto stava fruendo della palestra è riuscito ad eludere la sorveglianza e ad arrampicarsi sui tetti.

A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sappe. “L’intervento del personale di Polizia è stato tempestivo e, sentendosi circondato, il detenuto ha preso a minacciare il personale di lanciargli contro delle tegole se solo si fossero avvicinati. La paziente opera di persuasione degli uomini della Polizia Penitenziaria è proseguita fino alle ore 21 quando il detenuto ha spontaneamente deciso di porre fine alla propria iniziativa, scendendo dal tetto”.

"Ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri"

“Il quadro di insieme dell’ennesimo evento critico evidenzia, più di mille parole, l’alta tensione delle carceri piemontesi”, sottolinea il segretario generale del SAPPE Donato Capece. “Nell’anno 2023 gli episodi di violenza, minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale sono stati 836, dei quali 508 commessi da stranieri, le aggressioni fisiche al personale di Polizia Penitenziaria ben 238 (147 gli stranieri responsabili) e ben 1.075 i danneggiamenti a beni dell’Amministrazione, ovvero celle e Reparti distrutti, 301 quelli che hanno visto protagonisti detenuti italiani e 774 gli stranieri. Nelle carceri della Nazione e del Piemonte in particolare serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, prosegue il leader del SAPPE, che si appella ai vertici del DAP affinchè creino le condizioni “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”.

“Servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, conclude il leader del SAPPE.

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