Cartelli contro i soliti incivili

Sotto accusa i proprietari dei cani che non raccolgono quei "ricordini".

Cartelli contro i soliti incivili
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Cartelli contro i soliti incivili.  Sono comparsi  proprio in questi giorni in via Papa Giovanni Paolo II, nel quartiere di Santa Maria a Trecate, alcuni chiari cartelli contro i soliti incivili, o meglio contro coloro che non raccolgono quei "ricordini" lasciati dai propri animali; cartelli che poco lasciano all’interpretazione personale e che citiamo  “Siete pregati di portare i cani a... sotto casa vostra!!! Grazie. Zona Videosorvegliata!!!”.  Un invito che è stato rivolto direttamente ai proprietari dei cani che portano i propri amici a quattro zampe a passeggiare lungo via Papa Giovanni Paolo II, ma che purtroppo non raccolgono le deiezioni lasciate dai propri animali.

 Cartelli contro i soliti incivili: residenti arrabbiati

"Un vero e proprio atteggiamento maleducato  - dicono alcuni residenti - anche perchè raccogliere i cosiddetti "ricordini" che lasciano i propri cani è un gesto davvero minimale, ma di grande di civiltà. Ci vuole davvero poco, bastano un sacchettino e una paletta. Inoltre nella zona ci sono anche alcuni cestini dei rifiuti facilmente raggiungibili; e poi non si capisce neppure perchè debbano insozzare in più punti il marciapiede che è a disposizione di tutti i cittadini».

Quella strada conduce alla scuola dell'infanzia "Collodi"

Via Papa Giovanni Paolo II è la strada che porta alla scuola dell’infanzia “Collodi”: «Una via molto frequentata anche da bambini piccoli. Ci vuole un attimo per scivolare sulle cacche lasciate dai soliti incivili o per centrare uno di quei "ricordini" con le ruote dei passeggini che poi ti ritrovi in macchina o peggio ancora in casa», ha detto arrabbiata una della mamme che porta ogni giorno la sua bambina a scuola e ha aggiunto: «Hanno fatto bene a mettere i cartelli contro quegli incivili, speriamo che possano scoraggiare i maleducati e speriamo anche che le videocamere possano eventualmente individuare  i responsabili, che sono i proprietari e non certo i cani!».

 

Clarissa Brusati

 

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