Cartiera di Momo, "i fanghi ammorbano l'aria del paese"

L'allarme lanciato da un gruppo di cittadini riuniti in un Comitato spontaneo. 

Cartiera di Momo, "i fanghi ammorbano l'aria del paese"
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Cartiera di Momo, "i fanghi ammorbano l'aria del paese". L'allarme lanciato da un gruppo di cittadini riuniti in un Comitato spontaneo.

Cartiera di Momo, "i fanghi ammorbano l'aria del paese"

"I fanghi della cartiera di Momo ammorbano l'aria dell'abitato": una rappresentanza dei cittadini di Momo lancia l'allarme. "Puzza, irritazione agli occhi ed alla gola, nei soggetti più deboli difficoltà respiratorie e per tutti l’impossibilità di godere degli spazi aperti delle proprie abitazioni - continua il loro comunicato - L’ultimo grave episodio è occorso il 7 agosto, quando un residente è stato costretto a chiamare l’autoambulanza con ricovero al Pronto Soccorso per problemi respiratori, dopo una giornata di odori irrespirabili".

I cittadini riuniti in un Comitato

Per salvaguardare la propria salute ed il proprio benessere un gruppo di abitanti di Momo si sono uniti in un gruppo spontaneo che si è rivolto alle istituzioni per avere risposte chiare sulle origini di tali disagi. In una nota della Provincia di Novara del 3 agosto la fonte è stata individuata nei “fanghi maleodoranti della Cartiera di Momo…”. L'impianto da alcuni mesi, da quanto le è stata revocata l’autorizzazione a scaricare nel torrente Agogna, opera a ciclo chiuso.

Le acque reflue

La cartiera scaricava le acque reflue nel torrente adiacente senza adeguata depurazione. Da qui la revoca da parte della Provincia dell’autorizzazione allo scarico (rilasciata con AIA n. 3236 del 2012), a cui tuttavia l’azienda non si atteneva, con conseguente paventato blocco degli impianti in assenza di un adeguamento. Il medesimo provvedimento di revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ha imposto alla Cartiera, “…tenuto conto dell’elevato carico inquinante…” di allontanare tutte le acque reflue presenti nell’installazione tramite ditte autorizzate, e di attestarne l’avvenuto smaltimento tramite i formulari di trasporto da trasmettere a Provincia ed Arpa.

Nessun allontanamento dallo stabilimento

Ancora un mese dopo, in sede di verifica l'8 giugno, non risultava documentato, da parte della Cartiera, nessuno smaltimento di acque reflue tramite allontanamento dallo stabilimento. Mentre un provvedimento successivo, sempre della Provincia, evidenziava l’insostenibilità della scelta effettuata dalla Cartiera di operare a ciclo chiuso.

"Intervengano le istituzioni"

"La soluzione - scrivono ancora i cittadini di Momo - è nota, evidente, a portata di mano, e avrebbe dovuto essere attuata già da tempo. Le istituzioni intervengano disponendo l’immediato allontanamento delle acque reflue e dei fanghi maleodoranti dallo stabilimento della Cartiera. Questo è quanto è stato richiesto dal gruppo di cittadini Momo Salute e Ambiente con due lettere, una indirizzata alla Provincia e l’altra al Sindaco del Comune di Momo, nella speranza di addivenire al più presto alla soluzione di una pesante situazione che dura ormai da mesi".

"Grave mancanza di competenze"

"Non possiamo credere che un’azienda che fattura oltre 32 mln di euro, che dichiara nei suoi bilanci di essere attenta all’ambiente e che si fregia di certificazioni ambientali, ancora nel 2018 non sia in grado di gestire una delle fasi basilari del proprio processo produttivo - concludono - scaricando sulla salute dei dipendenti, dei cittadini e dell’ambiente il costo del mancato adeguamento alle norme ed alle autorizzazioni concesse. Se così fosse dovremmo pensare di essere di fronte ad una grave mancanza di competenze, che per un’azienda di tali dimensioni sarebbe quanto meno drammatica".

v.s.

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