Cascina Motto: il Custode ha messo in salvo i cavalli e dato fuoco a tutto
Toccherà al medico legale stabilire se appartengano a lui i resti trovati tra le rovine dell'incendio
Arrivano informazioni dettagliate dal comando provinciale dei Carabinieri di Novara su quanto accaduto nella giornata di ieri, giovedì 7 marzo a Vaprio d'Agogna.
I fatti
Nella mattinata di ieri, a seguito di una segnalazione pervenuta dai Vigili del fuoco, i militari della stazione dei Carabinieri di Momo, si si sono recati a Cascina Motto, a Vaprio d'Agogna, dove era divampato un incendio che aveva interessato parte dell’edificio dove sono ubicate l’abitazione della proprietà dell’area, nonché la zona della stalla, dove erano ricoverati dei mezzi agricoli e alcuni cavalli, lasciati liberi nei prati adiacenti prima di appiccare il fuoco, e il mini appartamento del custode.
Quest'ultimo, un uomo di origini calabresi, C.G. le sue iniziali, di 36 anni, lavorava presso la struttura sin dal 2012. I primi accertamenti infatti, svolti anche attraverso il sistema di videosorveglianza interno, hanno permesso di appurare che l’incendio sarebbe stato originato dallo stesso custode che avrebbe cosparso di liquido infiammabile dapprima l’appartamento in cui viveva, trovato completamente saturo di rifiuti di ogni genere, poi la propria autovettura Fiat punto e successivamente la stalla, dopo aver messo in salvo gli animali.
Lo spegnimento e la macabra scoperta
I Vigili del fuoco di Novara e Borgomanero sono riusciti a domare quasi subito le fiamme divampate nell’appartamento e solo in tarda mattinata, quando ormai la struttura era compromessa, quelle divampate nella stalla.
A causa del fumo, del forte odore acre dovuto al materiale plastico bruciato all’interno della stalla e del calore generato dal fuoco, i vigili del fuoco solamente nel pomeriggio sono riusciti ad accedere nuovamente all’area per la messa in sicurezza e per le verifiche del caso, accertando che tra i resti bruciati, vi era anche una porzione di scheletro, presumibilmente umano.
"I resti - precisano dall'Arma - sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria e del medico legale che verrà nominato e dovrà confermare se si tratta di ossa umane o animali e soprattutto se si tratta dello stesso presunto autore dell’incendio, il quale, come da informazioni raccolte nella mattinata, negli ultimi anni si era isolato dal contesto locale, allontanandosi sempre di più anche dai familiari residenti in zona".