Caso immigrati, torna libero il commercialista oleggese

Caso immigrati, torna libero il commercialista oleggese
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OLEGGIO  Torna libero il commercialista Massimiliano Cressati: da ieri può uscire dalla casa dov’era ai “domiciliari”, dovendo sottostare al solo obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Questa la decisione - le motivazioni non sono ancora note - del Tribunale del riesame, arrivata ieri pomeriggio dopo l’udienza del 12 ottobre. Un primo riscontro alle tesi difensive lo si era avuto a fine agosto, quando a Cressati, molto noto anche nel mondo del basket, erano stati restituiti computer e supporti informatici risultati semplici strumenti di lavoro e non sorta di “corpi di reato”. Ora il suo legale, l’avvocato Maria Criaco, ha ottenuto la revoca dei “domiciliari”: «Siamo ovviamente soddisfatti - commenta a caldo - sono state riconosciute le nostre tesi, anche se dobbiamo aspettare le motivazioni». Il commercialista ai primi di agosto era stato arrestato nell’ambito della operazione “Pro quota” della Questura di Vercelli: gli inquirenti ritengono di aver smascherato un gruppo dedito alla fittizia regolarizzazione di immigrati. 

p.v.

leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 15 ottobre

OLEGGIO - Torna libero il commercialista Massimiliano Cressati: da ieri può uscire dalla casa dov’era ai “domiciliari”, dovendo sottostare al solo obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Questa la decisione - le motivazioni non sono ancora note - del Tribunale del riesame, arrivata ieri pomeriggio dopo l’udienza del 12 ottobre. Un primo riscontro alle tesi difensive lo si era avuto a fine agosto, quando a Cressati, molto noto anche nel mondo del basket, erano stati restituiti computer e supporti informatici risultati semplici strumenti di lavoro e non sorta di “corpi di reato”. Ora il suo legale, l’avvocato Maria Criaco, ha ottenuto la revoca dei “domiciliari”: «Siamo ovviamente soddisfatti - commenta a caldo - sono state riconosciute le nostre tesi, anche se dobbiamo aspettare le motivazioni». Il commercialista ai primi di agosto era stato arrestato nell’ambito della operazione “Pro quota” della Questura di Vercelli: gli inquirenti ritengono di aver smascherato un gruppo dedito alla fittizia regolarizzazione di immigrati. 

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