A Biella la maglia nera

Cassa integrazione: Novara è la seconda provincia più “cassaintegrata” del Piemonte

Cassa integrazione: Novara è la seconda provincia più “cassaintegrata” del Piemonte
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Cassa integrazione: Novara è la seconda provincia più “cassaintegrata” del Piemonte.

Cassa integrazione

Nei primi sette mesi dell’anno la cassa integrazioni nella nostra regione è scesa del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma non si può certo essere soddisfatti: Torino infatti è la provincia più “cassaintegrata” d’Italia.
In Piemonte, nei primi sette mesi dell’anno, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 16.746.890 ore di cassa integrazione, in discesa del 4% rispetto all’analogo periodo del 2018 (-4% ordinaria, -4% straordinaria, -69,5% deroga). A livello nazionale, nello stesso periodo, sono state autorizzate 163.013.587 ore, con un incremento del 18,1%.

Nei primi sette mesi dell’anno, la media mensile dei lavoratori piemontesi tutelati è stata di 14.073, in diminuzione di 587 unità rispetto al periodo gennaio-luglio 2018.

Dati provinciali

Nel dettaglio in Piemonte è Biella la maglia nera con il triste primato di +123,9%, segue Novara con +22,9%, poi Torino +17%. Buone notizie invece per le altre province: Alessandria -11,3%, Vercelli -37,7%, Cuneo -53,7%, Asti -65%, Verbania -77,3%.

Torino, con 11.549.211 ore, è la provincia più cassaintegrata d’Italia, davanti a Roma e Napoli.

Settori produttivi

Nella nostra regione, la variazione percentuale delle ore di cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra primi sette mesi del 2019 e del 2018, è stata la seguente: industria +3%, edilizia -46,4%, artigianato -53%, commercio -43,9%, per un totale di -4%

Dati mensili regionali

A luglio, in Piemonte, sono state richieste 2.025.845 ore di cassa integrazione in aumento del 10,3% rispetto al mese precedente (+84,9% ordinaria, -35,4% straordinaria, -100% deroga).

Le variazioni provinciali sono le seguenti: Biella +663,3%, Verbania +139,3%, Cuneo +43,8%, Torino +38,4%, Alessandria -2,5%, Vercelli -27%, Asti -79,9%, Novara -95,3%.

 

 

 

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