Cassazione lecito insultare sindaco se non mantiene promesse

Una sentenza che arriva da Messina.

Cassazione lecito insultare sindaco se non mantiene promesse
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Cassazione lecito insultare pubblicamente un sindaco che non mantiene le promesse. Sentenza storica che dà il via allo sberleffo.

Cassazione lecito insultare

La Cassazione ha riconosciuto il diritto di critica politica a un gruppo di consiglieri comunali di opposizione di un comune messinese. Questi avevano infatti affisso manifesti in cui davano del "falso, bugiardo, ipocrita, malvagio" al loro sindaco. Bruno Antonio Parisi, secondo le minoranze, non aveva mantenuto le promesse elettorali.

La sentenza

Per la Suprema Corte quindi "è apparso quindi chiaro ai giudici di merito che l’attacco al Parisi riguardava specificamente le scelte politiche ed amministrative sue e della sua maggioranza e, del tutto correttamente, si è escluso che sia trasmodato in un attacco alla dignità morale e intellettuale della persona offesa".

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