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Castelletto in lutto per il fratello del sindaco: addio a Lillo Stilo

Il paese dice addio a un uomo generoso e sempre disponibile

Castelletto in lutto per il fratello del sindaco: addio a Lillo Stilo
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Castelletto in lutto per Lillo Stilo: aveva solo 66 anni ed era molto conosciuto in paese per la sua grande generosità.

Castelletto in lutto per Lillo Stilo

L'annuncio della sua scomparsa è arrivato lunedì 14 settembre, quando suo fratello, il sindaco Massimo Stilo, stava presiedendo il Consiglio comunale. 66 anni, originario della provincia di Reggio Calabria, Lillo Stilo si trasferì con la famiglia al Nord quando era ancora un bambino, prima ad Armeno e poi a Castelletto. Era il terzo di sette fratelli: Francesco, Pina (che oggi non c’è più), Lillo, Leonardo, Giovanna, Silvana e Massimo (l’attuale sindaco castellettese). Per tutta la vita ha lavorato alla Siai-Marchetti di Sesto Calende, dandosi da fare anche con altri impieghi nel tempo libero per arrotondare e per non far mancare nulla ai figli Samuele e Noemi.

Il ricordo del figlio

"Il valore più importante che papà mi ha trasmesso - dice il figlio Samuele - è l’importanza del lavoro, la volontà di guadagnarsi da vivere con onestà, senza mai pretendere nulla e senza dare niente per scontato. Con la mamma, che si chiama Angela, ma che tutti conoscono come Lina, si sono conosciuti quando erano ragazzi. Si sono incontrati al ristorante Grotto-Bagat di Ponte Tresa, dove entrambi lavoravano come camerieri, e da allora non si sono mai lasciati. La sua passione più grande? Era la gente: conosceva tutti e cercava in ogni modo di aiutare chiunque glielo chiedesse. Papà era un pacificatore, uno che riusciva a mediare e a evitare sempre che i litigi degenerassero. E poi è stato una presenza incredibilmente importante per i suoi nipoti, sia per i miei figli che per quelli di mia sorella Noemi, ai quali era legato in modo profondissimo".

Quel malessere che lo ha portato a subire numerosi interventi

Appena dopo il raggiungimento della pensione, nel 2009, dovette subire un importante intervento al cuore. Era il segnale di un malessere che poi è tornato a colpirlo negli ultimi tempi. "Lui non si fermava mai, non dava a vedere il dolore che lo opprimeva - dice il fratello Massimo Stilo - ma qualcosa non andava e i medici ci hanno comunicato che avrebbe dovuto sottoporsi a un complicato intervento, senza il quale sarebbe sicuramente morto. Le probabilità di riuscita non erano altissime, lo sapevamo dall’inizio, ma la speranza che tutto si sarebbe sistemato c’era. E invece, nonostante i dottori abbiano tentato ogni strada possibile con grande professionalità, Lillo non ce l’ha fatta. Lascia un grande vuoto, era una persona in grado di trovare il lato positivo e una soluzione anche nei momenti più difficili. Con il suo sorriso comunicava il suo modo di essere solare e generoso".

Il servizio completo è sul Giornale di Arona in edicola fino a giovedì 24 settembre.

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