Cecilia Ferrari: la sua impresa in un cortometraggio
La pellicola racconta come la nuotatrice aronese abbia attraversato lo Stretto di Messina sfidando il Parkinson.
Cecilia Ferrari: la storia del medico veterinario aronese ha debuttato in una speciale premiere a Monaco di Baviera.
Cecilia Ferrari: una storia di coraggio e determinazione
Una storia di coraggio, tenacia, determinazione quella che lo scorso luglio aveva portato il medico veterinario aronese Cecilia Ferrari ad attraversare a nuoto lo stretto di Messina, sfidando quel morbo di Parkinson diagnosticatole circa 10 anni fa. Ferrari non ama vantarsi e con semplicità racconta di quel momento: «Non pensavo di aver fatto qualcosa di così eccezionale, invece parlando con le persone mi sento dire che è stata un’impresa importante».
L'incontro con le autrici
La sfida affrontata da Cecilia era stata qualcosa di così significativo da meritare anche l’attenzione di una giovane troupe arrivata appositamente da Monaco di Baviera. Tutto era iniziato un anno prima: «Il mio neurologo di fiducia, il dottor Giovanni Albani, mi aveva messo in contatto con delle studentesse dell’Università del Cinema di Monaco di Baviera. La collaborazione iniziò con un malinteso, che mi piace definire un felice equivoco: avevano un tema da sviluppare, quello della realtà virtuale, e pensavano che io ne facessi uso per nuotare, cosa che non è. Comunque ci siamo incontrate e si sono interessate alla mia storia. Hanno deciso così di realizzarne un cortometraggio». Le giovani videomaker, Sarah Klewes, Elisabeth Kratzer e Denise Riedmayr, si sono recate in Italia più volte per questo scopo: «Sono venute ad Arona per conoscermi e fare le riprese degli allenamenti, poi mi hanno seguito in occasione di una traversata ad Albenga. Infine in Sicilia per la traversata dello Stretto».
Il debutto del film
Materiale confluito nei mesi successivi in un mediometraggio di circa 30 minuti intitolato “Swim for good”, di cui il 25 ottobre si è svolta la «première» nel teatro dell’università di Monaco di Baviera. Una serata emozionante a cui Ferrari ha partecipato con il suo inseparabile team di nuoto delle «Swimming girls»: «C’erano Silvia Lorenzini, Monica Titti Narchialli, Mariangela De Franco ed Elisabetta Bordoni. E’ stato un momento bellissimo ed emozionante in questo teatro magnifico. Il corto che hanno realizzato è davvero molto bello e segue la mia storia e il mio percorso di allenamenti e gare. L’obiettivo è raccontare come la forza di volontà mi abbia portato ad attraversare lo Stretto».
Ora che la pellicola ha debuttato ufficialmente la speranza è che inizi a “viaggiare”: «L’opera è giustamente nelle mani delle sue autrici, mi piacerebbe molto in accordo con loro poter organizzare delle proiezioni anche nelle nostre zone, e non solo, per divulgare e valorizzare il lavoro fatto». L’auspicio quindi è che a breve anche gli aronesi possano assistere a questo emozionante racconto che vede protagonista una loro concittadina: una testimonianza preziosa che merita di raggiungere più persone possibili.