Centro islamico, ancora polemiche a Trecate

Centro islamico, ancora polemiche a Trecate
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TRECATE - La questione del centro culturale islamico di corso Roma torna a far discutere. Dopo che, nei mesi scorsi, il Comune aveva svolto dei controlli e rilevato un abuso edilizio che la proprietà dei locali era stata invitata a sanare, ora i gruppi di Forza Italia e Lega Nord hanno chiesto di sapere se gli uffici competenti hanno effettuato nuove verifiche e qual è attualmente la situazione.

«Dopo la manifestazione contro l'apertura della moschea, organizzata dalla Lega Nord e appoggiata anche da Forza Italia – hanno dichiarato Alessandro Pasca e Rossano Canetta, rappresentanti dei due partiti - è stata disposta la chiusura temporanea del "centro culturale islamico" a causa di un abuso edilizio, per sanare il quale sono necessari lavori della durata di alcuni mesi. Abbiamo altresì ricevuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini che lamentavano il fatto che lo stabile fosse tuttora frequentato. Per questo motivo, abbiamo ritenuto opportuno presentare un'interrogazione al sindaco e alla Giunta per sapere se il sindaco è a conoscenza di quanto ci è stato segnalato dai cittadini, se sono stati effettuati controlli e se ne saranno fatti ulteriori, se durante eventuali controlli sono state rilevate irregolarità e quale destinazione d'uso dovrà avere lo stabile. Poichè da alcuni volantini affissi al di fuori dello stabile, risulta che dentro si svolge anche attività di preghiera, riteniamo che si debba seguire l'iter dei luoghi di culto, ben più complesso rispetto a quello per un semplice capannone, prima di fornire ogni autorizzazione».

A rispondere all’interrogazione, durante l’ultimo Consiglio comunale, è stato l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Rosina. «A seguito dei controlli effettuati – ha spiegato Rosina – il locale non è stato chiuso, sono state solo individuate delle difformità edilizie che prevedono una sanzione. Lo scorso 23 marzo la proprietà ha presentato la pratica per la sanatoria ed ha pagato la sanzione (di oltre 1.000 euro). Non sono previsti interventi di tipo urbanistico né sono necessarie autorizzazioni dei Vigili del Fuoco. Ricordiamo che si tratta di una struttura privata in cui si possono attuare diverse attività». La risposta dell’Amministrazione non ha soddisfatto gli interroganti. «A nostro avviso – ha commentato Rossano Canetta – sussiste comunque un utilizzo anomalo della struttura, perché non si può trasformare un capannone in un centro di preghiera».

«Non ci sembra normale – ha aggiunto Alessandro Pasca – che si usi un capannone per pregare: che senso hanno, allora, le destinazioni d’uso degli immobili? Su questo tema, comunque, la Lega terrà alta l’attenzione e continuerà a chiedere spiegazioni finché continueranno a sussistere situazioni anomale».

Daniela Uglietti

TRECATE - La questione del centro culturale islamico di corso Roma torna a far discutere. Dopo che, nei mesi scorsi, il Comune aveva svolto dei controlli e rilevato un abuso edilizio che la proprietà dei locali era stata invitata a sanare, ora i gruppi di Forza Italia e Lega Nord hanno chiesto di sapere se gli uffici competenti hanno effettuato nuove verifiche e qual è attualmente la situazione.

«Dopo la manifestazione contro l'apertura della moschea, organizzata dalla Lega Nord e appoggiata anche da Forza Italia – hanno dichiarato Alessandro Pasca e Rossano Canetta, rappresentanti dei due partiti - è stata disposta la chiusura temporanea del "centro culturale islamico" a causa di un abuso edilizio, per sanare il quale sono necessari lavori della durata di alcuni mesi. Abbiamo altresì ricevuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini che lamentavano il fatto che lo stabile fosse tuttora frequentato. Per questo motivo, abbiamo ritenuto opportuno presentare un'interrogazione al sindaco e alla Giunta per sapere se il sindaco è a conoscenza di quanto ci è stato segnalato dai cittadini, se sono stati effettuati controlli e se ne saranno fatti ulteriori, se durante eventuali controlli sono state rilevate irregolarità e quale destinazione d'uso dovrà avere lo stabile. Poichè da alcuni volantini affissi al di fuori dello stabile, risulta che dentro si svolge anche attività di preghiera, riteniamo che si debba seguire l'iter dei luoghi di culto, ben più complesso rispetto a quello per un semplice capannone, prima di fornire ogni autorizzazione».

A rispondere all’interrogazione, durante l’ultimo Consiglio comunale, è stato l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Rosina. «A seguito dei controlli effettuati – ha spiegato Rosina – il locale non è stato chiuso, sono state solo individuate delle difformità edilizie che prevedono una sanzione. Lo scorso 23 marzo la proprietà ha presentato la pratica per la sanatoria ed ha pagato la sanzione (di oltre 1.000 euro). Non sono previsti interventi di tipo urbanistico né sono necessarie autorizzazioni dei Vigili del Fuoco. Ricordiamo che si tratta di una struttura privata in cui si possono attuare diverse attività». La risposta dell’Amministrazione non ha soddisfatto gli interroganti. «A nostro avviso – ha commentato Rossano Canetta – sussiste comunque un utilizzo anomalo della struttura, perché non si può trasformare un capannone in un centro di preghiera».

«Non ci sembra normale – ha aggiunto Alessandro Pasca – che si usi un capannone per pregare: che senso hanno, allora, le destinazioni d’uso degli immobili? Su questo tema, comunque, la Lega terrà alta l’attenzione e continuerà a chiedere spiegazioni finché continueranno a sussistere situazioni anomale».

Daniela Uglietti

 

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