Tribunale

Cerca di corrompere gli agenti per evitare la multa: castellettese nei guai

I fatti sarebbero avvenuti nel 2014 in un'azienda del paese

Cerca di corrompere gli agenti per evitare la multa: castellettese nei guai
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Cerca di corrompere gli agenti della polizia ferroviaria che stavano eseguendo dei controlli sul suo deposito di rottami, l'imprenditore castellettese finisce a processo.

Cerca di corrompere la Polfer

Avrebbe tentato di corrompere agenti della Polfer che hanno sanzionato la sua azienda. Accusato di istigazione alla corruzione e oltraggio a pubblico ufficiale, l'imprenditore 66enne amministratore all'epoca dei fatti della Tora Srl di Castelletto Ticino è comparso a giudizio la scorsa settimana davanti al tribunale di Novara. Provincia e Comune si sono costituite parti civili.

I fatti al centro del processo

I fatti risalgono al 2014. Il 18 marzo di 5 anni fa il deposito di rottami dell'imprenditore era stato oggetto di un controllo da parte della Polizia ferroviaria. Durante l’ispezione gli agenti avevano individuato traverse ferroviarie che, anziché essere stoccate in luoghi idonei, erano accatastate all’interno del capannone. L’imprenditore, questa è l’accusa che gli viene mossa dalla procura novarese, una volta inteso che la Polfer l’avrebbe sanzionato, avrebbe cercato di evitare la multa e di fronte al "no" secco dei poliziotti, li avrebbe minacciati.

Le prime testimonianze degli agenti

Venerdì 31 maggio, nel corso dell’ultima udienza - si tornerà in aula, salvo imprevisti, a novembre 2019 - ha testimoniato proprio uno degli agenti intervenuti in quel magazzino nel 2014 il quale, dal canto suo, ha confermato l’intento corruttivo dell'imprenditore castellettese.

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