Chiesti 3 mesi per un 49enne a processo per esercizio abusivo della professione

Chiesti 3 mesi per un 49enne a processo per esercizio abusivo della professione
Pubblicato:

NOVARA – Tre mesi di reclusione. Questa la pena richiesta oggi pomeriggio, lunedì 18 maggio, in Tribunale a Novara, in un processo a carico di F.S., 49enne novarese, alla sbarra con l’accusa di esercizio abusivo della professione.
Secondo la Procura l’uomo, difeso d’ufficio dall’avvocato Massimo Barbero, avrebbe esercitato la professione di commercialista senza essere iscritto al relativo albo. Alla penultima udienza c’era stata l’acquisizione dei documenti. Una vicenda emersa alcuni anni fa, quando un ignaro imprenditore si era visto recapitare avvisi dell’Agenzia delle Entrate, che richiedevano il pagamento di tasse e tributi. L’uomo aveva cercato di capire cosa fosse accaduto, scoprendo, sembrerebbe, alcune omissioni, come dichiarazioni dei redditi mai inviate. Si è così ritrovato che doveva migliaia di euro all’Ente, senza saperlo. Così altri approfondimenti e la scoperta che il professionista cui si era affidato, un commercialista, non fosse iscritto all’albo. L’imputato è titolare di una società di elaborazione dati di Romentino. L’imprenditore si è costituito parte civile con l’avvocato Amanda Cattaneo. L’avvocato Barbero ha chiesto per il suo assistito l’assoluzione. L’udienza è stata aggiornata al 25 maggio per le repliche e la sentenza.

mo.c.

NOVARA – Tre mesi di reclusione. Questa la pena richiesta oggi pomeriggio, lunedì 18 maggio, in Tribunale a Novara, in un processo a carico di F.S., 49enne novarese, alla sbarra con l’accusa di esercizio abusivo della professione.
Secondo la Procura l’uomo, difeso d’ufficio dall’avvocato Massimo Barbero, avrebbe esercitato la professione di commercialista senza essere iscritto al relativo albo. Alla penultima udienza c’era stata l’acquisizione dei documenti. Una vicenda emersa alcuni anni fa, quando un ignaro imprenditore si era visto recapitare avvisi dell’Agenzia delle Entrate, che richiedevano il pagamento di tasse e tributi. L’uomo aveva cercato di capire cosa fosse accaduto, scoprendo, sembrerebbe, alcune omissioni, come dichiarazioni dei redditi mai inviate. Si è così ritrovato che doveva migliaia di euro all’Ente, senza saperlo. Così altri approfondimenti e la scoperta che il professionista cui si era affidato, un commercialista, non fosse iscritto all’albo. L’imputato è titolare di una società di elaborazione dati di Romentino. L’imprenditore si è costituito parte civile con l’avvocato Amanda Cattaneo. L’avvocato Barbero ha chiesto per il suo assistito l’assoluzione. L’udienza è stata aggiornata al 25 maggio per le repliche e la sentenza.

mo.c.

Seguici sui nostri canali