"Ciao Matilde, ci vediamo al traguardo" La toccante lettera in ricordo della sciatrice piemontese
La sciatrice valsesiana ha salutato così la compagna di Nazionale morta a soli 19 anni
«Ciao Matilde, ci vediamo al traguardo…» Il toccante ricordo di Emilia Mondinelli. La sciatrice valsesiana ha salutato così la compagna di Nazionale morta a soli 19 anni.
«Ciao Matilde, ci vediamo al traguardo…»
“Sorriderai per sempre nel mio cuore”. Con questa dedica su Instagram Emilia Mondinelli ha voluto ricordare l’amica Matilde Lorenzi, la sciatrice di 19 anni morta dopo una brutta caduta in allenamento sulla neve di Val Senales, in Alto Adige. Le due atlete hanno condiviso molto in questi anni, praticamente coetanee sono cresciute insieme fino ad arrivare nel giro della Nazionale. Sin da piccole si sono sfidate sulle piste, tra loro è nata una bella amicizia.
Lunedì scorso, giorno della tragedia, c’era anche Emilia Mondinelli sulle piste dell’Alto Adige. Dopo l’infortunio verso la fine della stagione scorsa, la portacolori delle Fiamme Gialle di Alagna infatti è tornata a mettere gli sci. Era mattina lunedì quando le due si sono incrociate, tempo di una battuta di Matilde, felice nel rivedere l’amica in pista. Da lì a poco sarebbe avvenuto il terribile incidente in pista, la corsa in ospedale con l’elisoccorso, la speranza che “Mati” si risvegliasse, fino alla terribile notizia.
Il saluto di un’amica
Emilia Mondinelli ha voluto scrivere anche una lettera per ricordare l’amica pubblicata anche da alcuni quotidiani. «E’ strano pensare di scriverti una lettera che non leggerai mai, ma il destino ha voluto così…», scrive.
E i pensieri vanno all’infanzia: «Parliamo di cose belle però ora, come il fatto che tu sia sempre stata già da bimba una stangona magra che volava sugli sci. Mi ricordo che io ti conoscevo come “la famosa Lorenzi” che vinceva tutti i regionali. Mamma mia che invidia: avevo sempre desiderato essere come te, anzi in realtà ho sempre voluto batterti perché eri veramente una tosta. Poi c’è stato il passo nella categoria Giovani, tu aggregata e io osservata. Mi ricordo che già dal primo raduno diventammo subito amiche, avevo capito che non eri una ragazza che se la tirava ma semplicemente molto riservata all’inizio ma che, poi, appena entrava in confidenza, dava il mondo all’altra persona. Abbiamo fatto due anni nei Giovani, eravamo il “Trio Medusa”: io, te e “Sunny”, Maria Sole Antonini. È strano pensare che questo trio non esisterà più…»
E ancora Emilia ricorda: Quei due anni penso siano stati i migliori della mia vita. Ogni traguardo, comprese le sconfitte, lo vivevamo noi tre; mi fa sorridere ripensare alle serate passate a parlare di ragazzi, drammi, sport, sogni… In fondo eravamo solo sedicenni in giro per l’Italia a inseguire il nostro sogno. Sogno che poi per tutte e tre si è avverato, chi prima e chi dopo».
«A settembre mi avevi inviato una foto di noi due con scritto: quest’anno la combi (combinata velocità e slalom) è nostra. Non so se la vincerò ma sono certa che da oggi in poi in ogni mio podio ti penserò. Eri speciale Mati e non perché eri buona o per i tuoi altri pregi ma semplicemente perché eri sempre te stessa al 100 per cento e per questo tutti ti ricordano solo con amore. Avrei altre mille cose da dirti ma penso che queste siano le cose che mi hanno segnata per sempre. Buon viaggio Mati, ci vediamo al traguardo»