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Cittadinanza onoraria ad Ahmadreza Djalali: ok dalla Giunta

Il medico e ricercatore iraniano-svedese, che ha lavorato a Novara, è detenuto da oltre tre anni in Iran l’accusa di spionaggio e condannato a morte.

Cittadinanza onoraria ad Ahmadreza Djalali: ok dalla Giunta
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Cittadinanza onoraria ad Ahmadreza Djalali: nella seduta di oggi, martedì 18 giugno, la Giunta  novarese, su suggerimento del sindaco Alessandro Canelli, ha approvato all’unanimità di proporre al Consiglio comunale il conferimento dell’onorificenza al medico e ricercatore iraniano-svedese detenuto da oltre tre anni in un carcere del suo Paese con l’accusa di spionaggio e condannato a morte.

Djalali ha lavorato dal 2012 al 2015 al Crimedim

Sulla vicenda di Djalali, che ha lavorato dal 2012 al 2015 come ricercatore capo del Crimedim, il Centro di ricerca in medicina di emergenza e delle catastrofi, prima di trasferirsi come docente presso l'Istituto Karolinska di Stoccolma (dove vivono la moglie e i due figli), hanno già preso posizione anche 121 premi Nobel e si è mobilitata la comunità scientifica internazionale: il medico versa, tra l’altro, in condizioni di salute preoccupanti.

Cittadinanza onoraria, "messaggio non solo simbolico"

"Con questo atto di conferire la cittadinanza onoraria – spiega il sindaco - l’Amministrazione accoglie la richiesta pervenuta lo scorso mese da parte del dottor Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Novara, che ci ha sollecitato questa azione come importante messaggio  non solo simbolico, ma anche come motivo per riportare all'attenzione di tutti una vicenda ai limiti del surreale. Dal momento che il dottor Djalali ha dimostrato indubbi meriti professionali e scientifici nella sua attività di ricercatore a Novara e che la sua attività di ricerca ha assunto importanti risvolti sociali, migliorando la capacità operativa delle unità ospedaliere in Paesi colpiti da disastri, abbiamo ritenuto che il conferimento della cittadinanza onoraria possa essere motivo di supporto alle richieste di revisione della condanna a morte inflittagli dalle autorità giudiziarie iraniane. La nostra proposta – conclude Canelli – sarà portata all’attenzione dell’assemblea durante la seduta di Consiglio comunale che si terrà nelle prossime settimane".

l.c.

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