Coldiretti: "Novarese in ginocchio, il nubifragio ha devastato i campi"
“Siamo di fronte all’evidente effetto dei cambiamenti climatici che stanno provocando violente tempeste che si presentano sempre più frequentemente"
Non c’è pace per la provincia di Novara. Dopo la violenta grandinata che si è abbattuta nella giornata di ieri, lunedì 24 luglio, principalmente nei comuni di Briona, Bellinzago, Fara Novarese, Carpignano Sesia e Momo, un altro nubifragio, purtroppo ancora più veemente, ha colpito il territorio.
I danni del nubifragio
Un veemente downburst ha generato raffiche di vento intorno ai 110 km/h specialmente nel comune di Trecate dove si registrano alberi sradicati, tetti scoperchiati, muretti abbattuti, pali piegati e finestre rotte. Non solo pioggia e vento, ma anche grandine di medie dimensioni che ha distrutto le colture anche nelle zone di Cerano, Galliate, Cerano, Romentino e Bellinzago. Molti i danni su mais, soia e riso: le dimensioni delle perdite dovranno essere quantificate nei prossimi giorni ma sicuramente si tratta di un ulteriore grave colpo per gli agricoltori che oltre alla devastazione dei loro terreni devono fare i conti anche con i danneggiamenti delle loro infrastrutture.
“Siamo di fronte all’evidente effetto dei cambiamenti climatici che stanno provocando violente tempeste che si presentano sempre più frequentemente – sottolineano il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori – Dopo i problemi causati dalla grandinata di ieri, il territorio è stato messo ulteriormente in ginocchio da questo altro fenomeno di grandi dimensioni. Queste precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi, compromettono le coltivazioni nei campi”.
Gli uffici Coldiretti sono a disposizione degli associati per le segnalazioni dei danni da inviare ai Comuni entro dieci giorni dal verificarsi dell’evento e per ogni altra necessità.