Colpi di pistola contro un cagnolino: è caccia al responsabile

L'episodio è stato denunciato nell'abitato di Massino Visconti

Colpi di pistola contro un cagnolino: è caccia al responsabile
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Colpi di pistola contro un cane di piccola taglia: a Massino scoppia il dibattito dopo l'ultimo preoccupante episodio.

Colpi di pistola contro Romolo

Un episodio decisamente preoccupante, che sta facendo discutere tutto il Vergante e non solo, quello che si è verificato nella giornata di mercoledì 27 febbraio nelle strade di Massino Visconti. Ad ufficializzare la notizia e ad innescare il dibattito è stato il post con il quale i padroni del cagnolino Romolo, i massinesi Laura ed Emilio Ragazzoni, hanno raccontato di aver ritrovato il proprio animale con due ferite di arma da fuoco sul corpo. "Premesso che la colpa sia mia e di Laura - ha scritto su Facebook Emilio Ragazzoni - non vedo come un cagnolino di 7.5 Kg possa intimorire una persona a tal punto da dover impugnare un'arma per difendersi. Ieri tra le 8.00 e le 10.00 Romolo è scappato "ancora", mi sono appena trasferito e devo ancora prendere le misure per tenerlo buono. Girovagando per tutto il paese, Massino Visconti non il far west, Romolo è stato vittima di una cattiveria ritrovandosi con un proiettile di piombo, proveniente da un Flobert, conficcato nella schiena. Il nostro Romolo dopo un piccolo intervento adesso sta bene. Scrivo questo post per avvisare tutti di prestare attenzione".

In paese è caccia al responsabile

Immediatamente il post su Facebook ha scatenato il dibattito e ha provocato le reazioni indignate di tutti i massinesi. Alla questione si sono interessati anche i volontari dell’associazione animalista Arona dà una zampa, che ora, interpretando il pensiero comune di tutti gli abitanti del circondario, chiede un intervento delle autorità per risalire all’identità del responsabile di questo gesto incivile e pericoloso. "Non abbiamo intenzione - dicono la presidente di Arona dà una zampa Maria Pia D’Aniello e la sua vice Alessandra Salsa - di tollerare atti di violenza e atti così incivili in un territorio come il nostro, sempre molto attento al benessere animale e con un coinvolgimento sia morale che materiale, come pochi altri".

Il racconto dei padroni di Romolo

"Romolo è scappato da casa nel corso della mattinata - spiega Laura - e mio marito si è messo subito alla sua ricerca. Ha preso la macchina e dalla zona dove abitiamo, che è abbastanza isolata, ha cercato in tutto il paese e nei dintorni. Ha chiesto aiuto anche agli abitanti delle zone più centrali di Massino. Poi alle 9 finalmente Romolo è stato avvistato, ma nessuno è riuscito ad avvicinarlo e a fermarlo. Alla fine l’ha recuperato personalmente mio marito. Tutto sembrava essere tornato al suo posto: Romolo è entrato in macchina di sua spontanea volontà e sembrava stare bene". Ma purtroppo le cose non stavano così. "La sera mi sono resa conto che aveva le zampine grigie - prosegue la padrona di Romolo - e quindi ho deciso di fargli un bagno. Ho visto che mentre lo lavavo si lamentava continuamente, così mi sono allarmata e andando a cercare, ho notato che aveva due piccoli fori nei punti in cui probabilmente sentiva più dolore: sulla pancia e sulla schiena. Abbiamo contattato immediatamente il veterinario e nel corso della visita è stato possibile estrarre un pallino di una pistola. A quel punto tutto è stato chiaro: qualcuno aveva sparato al nostro Romolo, probabilmente persino due volte. Abbiamo deciso di denunciare immediatamente la cosa perché pensiamo che episodi simili non debbano verificarsi mai più, soprattutto in una zona relativamente tranquilla come la nostra. Ma io mi chiedo: e se al posto di Romolo per quelle strade fosse passato un bambino? Non posso pensare che ci sia qualcuno che si diverte a sparare ai cani in un centro abitato in questo modo"

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