Borgomanero colpì il convivente con un coltello: resta ai domiciliari
La vicenda aveva destato grande scalpore in tutta la Provincia
L'avvocato difensore della donna aveva chiesto la revoca della misura cautelare, ma per ora l'indagata resta ai domiciliarI.
L'accusa è di aver accoltellato il convivente
E’ proseguito nella scorsa settimana, l’udienza precedente si era svolta lo scorso 15 dicembre con la deposizione dei carabinieri, il processo per tentato omicidio a carico di Sulene Fontoura De Lourdes, brasiliana di 35 anni residente a Gallarate. Ai domiciliari da mesi, è accusata di aver accoltellato l’allora convivente, Mattia Zampogna, 30 anni, di Borgomanero.
Una vicenda molto discussa
L’altro giorno il tribunale di Novara, dopo la richiesta presentata dall’avvocato difensore Giuseppe Ruffier, ha disposto una perizia informatica sui cellulari dei due allo scopo di verificare il contenuto della messaggistica ed eventuali minacce dell’uno o dell’altro. I fatti al centro del procedimento risalgono al 18 aprile 2021. Stando a quanto ricostruito, quella sera al termine dell’ennesima discussione avvenuta tra le mura dell’abitazione di lui, in via Sant’Antonio a Borgomanero, la 35enne avrebbe inferto una coltellata a Zampogna, lacerandogli la parete toracica e il ventricolo destro.
La questione degli arresti domiciliari
Dopo un periodo di custodia cautelare in carcere a Vercelli disposto dalla gip Rosanna Mongiardo, nei mesi scorsi la brasiliana ha ottenuto i domiciliari, Ruffier ha chiesto la revoca, ma la pm Silvia Baglivo per ora si è opposta con fermezza: "Il quadro – ha detto – al momento resta grave". Assistito dall’avvocato Daniela Fontaneto, Zampogna si è costituito parte civile per chiedere il risarcimento dei danni.