Colpo di scena al processo Fonsai: Erbetta chiede di patteggiare

Colpo di scena al processo Fonsai: Erbetta chiede di patteggiare
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NOVARA - Colpo di scena all’ultima udienza del processo Ligresti-Fonsai, in corso in Tribunale a Torino (era iniziato nel dicembre 2013): la posizione del novarese Emanuele Erbetta, ex amministratore delegato del gruppo assicurativo, è stata stralciata dopo la sua richiesta di “patteggiare”. Il manager ha concordato con il pm Marco Gianoglio l’applicazione di una pena di 3 anni (e 200 mila di multa non esigibile, senza alcun risarcimento per le parti civili), ma il Tribunale ha deciso di pronunciarsi solo alla fine del dibattimento, presumibilmente a febbraio del prossimo anno. Ovvero, depositata l’istanza da parte della difesa di Erbetta, il collegio presieduto da Giorgio Gianetti ha semplicemente stralciato la sua posizione e rinviato la (indispensabile) ratifica vista la necessità di decidere prima per gli altri imputati (e non diventare così incompatibile). Da segnalare che nel corso della medesima udienza la difesa di Jonella Ligresti ha (nuovamente) sollevato una questione di competenza territoriale chiedendo di trasferire il processo a Milano.

p.v.

leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 23 luglio

NOVARA - Colpo di scena all’ultima udienza del processo Ligresti-Fonsai, in corso in Tribunale a Torino (era iniziato nel dicembre 2013): la posizione del novarese Emanuele Erbetta, ex amministratore delegato del gruppo assicurativo, è stata stralciata dopo la sua richiesta di “patteggiare”. Il manager ha concordato con il pm Marco Gianoglio l’applicazione di una pena di 3 anni (e 200 mila di multa non esigibile, senza alcun risarcimento per le parti civili), ma il Tribunale ha deciso di pronunciarsi solo alla fine del dibattimento, presumibilmente a febbraio del prossimo anno. Ovvero, depositata l’istanza da parte della difesa di Erbetta, il collegio presieduto da Giorgio Gianetti ha semplicemente stralciato la sua posizione e rinviato la (indispensabile) ratifica vista la necessità di decidere prima per gli altri imputati (e non diventare così incompatibile). Da segnalare che nel corso della medesima udienza la difesa di Jonella Ligresti ha (nuovamente) sollevato una questione di competenza territoriale chiedendo di trasferire il processo a Milano.

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