Comitato aerei Varallo Pombia: "I voli sulle nostre teste aumentano"
Secondo il presidente del Comitato, Ferruccio Gallanti, la situazione è in peggioramento costante per habitat e cittadini
Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa analizza la situazione attuale dello scalo lombardo e fa alcune previsioni, non molto positive.
"A Malpensa una situazione in peggioramento"
"Il peggioramento del carico ambientale (acustico e gassoso) sulla comunità e sul territorio sorvolato è inevitabile". E’ questa la considerazione conclusiva contenuta nell’ultimo comunicato stampa con il quale il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa interviene sul tema dello sviluppo dello scalo aereo sull’altra sponda del Ticino. Secondo il presidente del Comitato, Ferruccio Gallanti, la Commissione aeroportuale di Malpensa sta cercando in qualche modo di mascherare un quadro di continui incrementi nel numero di voli destinati a sorvolare anche il territorio piemontese. Secondo il Comitato infatti, nonostante i continui annunci da parte delle autorità aeroportuali di sperimentazioni per ridistribuire le traiettorie di decollo e trovare nuove rotte, la realtà sotto lo scalo è "destinata a peggiorare con il programmato incremento dei voli".
Le ragioni del Comitato varalpombiese
Andando con ordine, il Comitato cita la riunione del 16 gennaio 2019 della Commissione aeroportuale, in cui si discusse una “diversa distribuzione degli aeromobili sulle radiali di uscita”. Un’esigenza che secondo il Comitato sarebbe stata totalmente anomala e che nascondeva in realtà ben altri obiettivi. Secondo Gallanti Enac e Sea con il supporto dell’Enav e dei sindaci del Consorzio urbanistico volontario del sedime lombardo di Malpensa, starebbero semplicemente puntando ad incrementare il numero dei movimenti degli aerei per ogni ora.
"Quale futuro per l'habitat e i cittadini?"
"Uno scalo con il Masterplan e le prospettive di Malpensa, con scenari di ben oltre il limite dei 70 movimenti all’ora infatti, ha traguardi superiori ai 100 movimenti all’ora, probabilmente oltre i 120, soprattutto con il progetto Cargo City. Le ricadute acustiche e le emissioni gassose, gravose per i cittadini e per l’hanitat circostante la brughiera e il parco del Ticino, già ora inestimate, non potranno che aggravarsi in modo esponenziale. La ripartizione delle rotte e il periodo di sperimentazione, così come la pericolosa “liberalizzazione” dei voli di agosto 2023 non hanno fatto altro che sparpagliare i voli, probabilmente in deroga alle conformità e agli standard Icao-Easa, hanno generato ricadute pesanti e del tutto “attese”. La ricerca di nuove rotte infatti, è pregiudicata dalla cosiddetta “dispersione” delle traiettorie di volo. (...) Quale futuro per cittadini, la comunità. il territorio e l’habitat?".