Il caso

Comitato cittadini di Varallo Pombia: "Per Malpensa serve un piano di emergenza"

Per gli esperti del comitato ci sarebbero ancora troppi interrogativi rimasti aperti

Comitato cittadini di Varallo Pombia: "Per Malpensa serve un piano di emergenza"
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Il Comitato cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa ha presentato una lettera sulla questione del Piano di emergenza esterno per lo scalo aeroportuale.

La questione del piano di emergenza

Riguarda l’adozione del nuovo Piano di emergenza esterno (Pee) l’ultimo comunicato preparato dal presidente del Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa, Ferruccio Gallanti. <Il Comitato Cittadini Varallo Pombia ha spesso segnalato in comunicati, note stampa, convegni, la necessità di verificare la reale predisposizione del Pee per l’attività aerea di Malpensa. I soggetti competenti per le emergenze aeronautiche al di fuori del sedime, con le “disposizioni del Codice di Protezione Civile, emanato con il D.Lgs n. 1 del 1° gennaio 2018, sono i prefetti, che coordinano i servizi di emergenza in occasione di eventi avversi e adottano i necessari provvedimenti, le autorità territoriali di protezione civile (sindaci, sindaci metropolitani e presidenti di Regione), i quali predispongono e attuano i piani territoriali, il Dipartimento di protezione civile che indirizza, promuove e coordina le attività delle amministrazioni dello Stato relative alle emergenze, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il quale assicura gli interventi di soccorso tecnico indifferibili e urgenti, di ricerca e salvataggio, assumendone la direzione e la responsabilità nell’immediatezza degli eventi".

Gli interrogativi rimasti aperti

"La predisposizione di tale Pee - Piano di Emergenza Esterno, tuttavia, sembrerebbe stato oggetto di attenzione solo dall’incontro tra il Prefetto di Varese, sette Comuni “aeroportuali” e altri soggetti istituzionali (vedi comunicato stampa del Prefetto del 19 Ottobre 2022). Gli interrogativi, che ancora una volta questo Comitato dei Cittadini pone, sono i seguenti: un crash aereo, esterno al sedime, nelle aree della Provincia di Varese, ma anche in quelle della Provincia di Novara, dispone, al momento di un effettivo Piano di Emergenza? Quali sono i “comuni” sottostanti alle traiettorie di decollo e atterraggio coinvolti da tale “scenario incidentale”? Quali misure sono state, al momento predisposte nei Comuni Cuv, quelli Cor2 e del Novarese? Quali informative sono state attivate per segnalare ai cittadini interessati il rischio “crash aereo?".

"I ritardi preoccupano i cittadini"

"Il dubbio che l’incontro organizzato dal Prefetto di Varese - prosegue il comunicato - ancorché per “verificare le pianificazione di emergenza in essere”, una sorta di aggiornamento, rappresenti in realtà (vedi Regolamento 139/2014 e Codice di Navigazione) lo stato zero del Piano di Emergenza Esterno. Una procedura di “emergenza” che, invece avrebbe dovuto essere implementata dal 2018, un ritardo che preoccupa i cittadini. Anche in relazione alla intensa e progressiva attività aerea operativa sullo scalo di Malpensa. La rete dei decolli e atterraggi operativa a Malpensa, infine, implica, una rapida e completa adozione del Pee, e, necessariamente, un coordinamento tra le Prefetture di Varese e Novara".

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