Conferenza sullo stress alla Guardia di Finanza di Novara
NOVARA, Nella Sala Convegno del Comando Provinciale di Novara della Guardia di Finanza si è tenuta la conferenza intitolata “STRESS…INTEGRATI”, i cui relatori sono stati l’avvocato Maurizio Cardona e la dottoressa Caterina Signaa, psicologa e psicoterapeuta, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di “DiAction”, organizzazione di recente costituzione che si occupa di diritto di difesa in ambito dei procedimenti di separazione e divorzio, di welfare e formazione.
Alla conferenza hanno preso parte il Comandante Provinciale di Novara, Colonnello Casadidio Giovanni, unitamente ai suoi Finanzieri e nel corso dell’incontro è stato trattato il tema dello stress sotto vari profili. Lo “stress” caratterizza la nostra epoca nella quale convivono e si rafforzano crisi dei ruoli, crisi genitoriali, conflitti familiari e lavorativi che si alimentano gli uni con gli altri con frequenti ripercussioni nell’ambiente di lavoro. La complessità di questo momento storico rende più che mai spontaneo interrogarsi sulla possibilità di creare nuove prospettive ed opportunità, anche all’interno dell’ambiente di lavoro, di gestione dello stress. Assistiamo ad un bombardamento di informazioni, per lo più incomplete e confusive e paradossalmente l’accesso alla giungla (mediatica e non) dello scibile si trasforma in disorientamento, che lascia spazio a libere interpretazioni fuorvianti. Durante l’incontro il tema dello stress è stato approfondito da una prospettiva allargata e multidisciplinare, focalizzando l’attenzione sull’interdipendenza ed il reciproco rafforzarsi di stress sul luogo di lavoro e stress familiare, fino ad arrivare a creare, un effetto domino da cui, se travolti, risulta difficile riprendersi.
In un’ottica che va oltre il “modello della separatezza”, è stato chiarito come la valutazione dei rischi e parimenti della sicurezza sul lavoro non possa prescindere dal considerare la specificità di ciascun individuo, dei suoi affetti, delle sue relazioni e, quindi, dal mettere al centro LA PERSONA.
Partendo da un’analisi sulla società attuale, che vede stravolti ruoli di genere, istituzioni storiche quali il matrimonio e, spesso, la stessa concezione di genitorialità, è stato illustrato, anche attraverso esempi concreti, quanto il peso dei conflitti e di battaglie legali talvolta manovrate da scarsa informazione ed emotività incontrollata, rappresentino una grave minaccia per l’equilibrio psicofisico individuale, soprattutto se vi si affiancano problemi anche in ambito lavorativo, fino a portare, laddove vi sia una particolare vulnerabilità, a gesti anticonservativi. I relatori hanno evidenziato alcuni autorevoli studi scientifici che connettono diversi disturbi (cardiaci, psichici, preconcezionali ecc..) allo stress, con un particolare riferimento alla differente risposta allo stress da parte degli uomini e delle donne. È stato approfondito, infine, il tema del welfare e di quali proposte operative concrete potrebbero essere sviluppate per contenere questo fenomeno e limitarne gli effetti nefasti.
mo.c.
NOVARA, Nella Sala Convegno del Comando Provinciale di Novara della Guardia di Finanza si è tenuta la conferenza intitolata “STRESS…INTEGRATI”, i cui relatori sono stati l’avvocato Maurizio Cardona e la dottoressa Caterina Signaa, psicologa e psicoterapeuta, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di “DiAction”, organizzazione di recente costituzione che si occupa di diritto di difesa in ambito dei procedimenti di separazione e divorzio, di welfare e formazione.
Alla conferenza hanno preso parte il Comandante Provinciale di Novara, Colonnello Casadidio Giovanni, unitamente ai suoi Finanzieri e nel corso dell’incontro è stato trattato il tema dello stress sotto vari profili. Lo “stress” caratterizza la nostra epoca nella quale convivono e si rafforzano crisi dei ruoli, crisi genitoriali, conflitti familiari e lavorativi che si alimentano gli uni con gli altri con frequenti ripercussioni nell’ambiente di lavoro. La complessità di questo momento storico rende più che mai spontaneo interrogarsi sulla possibilità di creare nuove prospettive ed opportunità, anche all’interno dell’ambiente di lavoro, di gestione dello stress. Assistiamo ad un bombardamento di informazioni, per lo più incomplete e confusive e paradossalmente l’accesso alla giungla (mediatica e non) dello scibile si trasforma in disorientamento, che lascia spazio a libere interpretazioni fuorvianti. Durante l’incontro il tema dello stress è stato approfondito da una prospettiva allargata e multidisciplinare, focalizzando l’attenzione sull’interdipendenza ed il reciproco rafforzarsi di stress sul luogo di lavoro e stress familiare, fino ad arrivare a creare, un effetto domino da cui, se travolti, risulta difficile riprendersi.
In un’ottica che va oltre il “modello della separatezza”, è stato chiarito come la valutazione dei rischi e parimenti della sicurezza sul lavoro non possa prescindere dal considerare la specificità di ciascun individuo, dei suoi affetti, delle sue relazioni e, quindi, dal mettere al centro LA PERSONA.
Partendo da un’analisi sulla società attuale, che vede stravolti ruoli di genere, istituzioni storiche quali il matrimonio e, spesso, la stessa concezione di genitorialità, è stato illustrato, anche attraverso esempi concreti, quanto il peso dei conflitti e di battaglie legali talvolta manovrate da scarsa informazione ed emotività incontrollata, rappresentino una grave minaccia per l’equilibrio psicofisico individuale, soprattutto se vi si affiancano problemi anche in ambito lavorativo, fino a portare, laddove vi sia una particolare vulnerabilità, a gesti anticonservativi. I relatori hanno evidenziato alcuni autorevoli studi scientifici che connettono diversi disturbi (cardiaci, psichici, preconcezionali ecc..) allo stress, con un particolare riferimento alla differente risposta allo stress da parte degli uomini e delle donne. È stato approfondito, infine, il tema del welfare e di quali proposte operative concrete potrebbero essere sviluppate per contenere questo fenomeno e limitarne gli effetti nefasti.
mo.c.