L’attività prosegue

Controlli polizia provinciale Covid-19: fermate 487 persone, 28 sanzionate

Usati anche droni

Controlli polizia provinciale Covid-19: fermate 487 persone, 28 sanzionate
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Con l’inizio della “fase 2” la Polizia della Provincia di Novara traccia un bilancio complessivo della propria attività svolta da marzo a maggio durante l’emergenza Covid-19.

I controlli

"Va precisato – sottolinea il consigliere delegato alla Polizia provinciale Andrea Bricco – che i nostri agenti hanno operato in tutto il territorio insieme con le Guardie ecologiche volontarie della Provincia e con i volontari delle Guardie giurate ittiche e venatorie. Gli interventi si sono svolti sia in autonomia, sia anche andando a supportare, in particolari momenti, le Polizie locali dei vari Comuni del Novarese, rientrando, soprattutto durante il periodo pasquale e i giorni festivi del 25 aprile e del 1° maggio, negli interventi di controllo svolti sulla base del coordinamento territoriale da parte della Questura. Si è trattato di un grande lavoro per il quale i nostri agenti e i volontari si sono prestati sacrificando tempo e risorse: tutti si sono immediatamente resi disponibili data la delicatezza del momento e la necessità di garantire la sicurezza ai cittadini e, tra l’altro, continuando anche a svolgere la normale attività prevista per le proprie competenze".

 

I controlli lungo le strade provinciali "sono cominciati il 12 marzo e si sono conclusi il 10 maggio e hanno riguardato tutte le zone del Novarese, dalla Bassa, alla collina, ai laghi. Complessivamente – dettaglia il consigliere sono state accertate le posizioni di 487 persone: i verbali elevati per infrazioni legate ai decreti del “lock down”, come ad esempio la mancanza di giustificati motivi per
lo spostamento o attività sportiva svolta a una distanza dall’abitazione non consentita, sono stati 28, dei quali 10 per attività sportiva non autorizzata e 18 per allontanamento dal Comune di residenza.
Va considerato che il tempo che è stato dedicato a ogni persona fermata dalla pattuglia per le dovute verifiche non è stato certo di qualche secondo. Inoltre la pattuglia, durante le singole giornate, ha toccato zone distanti tra loro. Pensiamo che il risultato sia stato più che soddisfacente: innanzitutto
perché abbiamo dato il nostro contributo al rispetto di regole che erano valide per tutti coloro che non avessero motivi di lavoro, urgenza, problemi di salute e necessità di approvvigionamento.
Abbiamo inoltre garantito la sicurezza dei cittadini del nostro territorio e siamo riusciti a intercettare posizioni di irregolarità che avrebbero potuto rappresentare un pericolo per la sicurezza stessa".

 

Il drone

Altro particolare intervento da parte degli agenti della Polizia provinciale è stato svolto con l’ausilio del drone "in dotazione all’Ente e che è stato acquistato, oltre che con obiettivi legati al controllo delle discariche abusive in zone difficilmente raggiungibili e della proliferazione dei cinghiali che minacciano alcune coltivazioni, anche per verifiche eccezionali come quelle degli spostamenti della gente nel periodo dell’emergenza. Il drone si è alzato in volo sei volte sui cieli di vari quartieri di Novara e anche di San Pietro Mosezzo, Briona, Barengo: in queste zone – ricorda il consigliere - era stato infatti segnalato il problema degli assembramenti di persone, problema che andava verificato e contenuto, sempre con l’obiettivo di non creare situazioni che potessero mettere in pericolo qualcuno".

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