Cordoglio a Gattico per Pasquale Riva, storico gestore del minimarket in piazza Leonardi
Il ricordo della famiglia.
E' morto a 80 anni Pasquale Riva, storico gestore assieme alla moglie Michela del minimarket in piazza Leonardi a Gattico.
Cordoglio per Pasquale Riva: gestiva il minimarket in piazza Leonardi con la moglie Michela
Il minimarket in piazza Leonardi se lo ricordano in tanti. A gestirlo c'era Pasquale Riva, conosciuto da tutti come Pasqualino, che con la moglie Michela portò avanti l'attività per decenni. E' mancato venerdì 26 marzo, nacque l'11 giugno 1940. Oltre alla consorte, lascia i figli Cristiana con Marco, Alfredo e Davide, e i due nipoti Lorenzo e Edoardo. Un carattere solare rappresentava il suo tratto distintivo, unito alla grande disponibilità al lavoro: «Papà iniziò a lavorare da piccolo in una fabbrica a Gattico - racconta Cristiana - arrivò da Bergamo con una famiglia numerosa e 13 fratelli, erano poveri. I più grandi crearono la carrozzeria operativa ancora oggi, il papà ci andò a lavorare. Conosciuta la mamma, decisero di aprire un negozio di alimentari prima in via Leonardi sotto la chiesa, poi comprarono uno spazio nell'attuale condominio “Portichetto”. Già allora effettuavano le consegne a domicilio e, grazie a quegli enormi sacrifici, iniziarono a costruire la casa in via Risorgimento. Era molto bravo a lavorare il ferro battuto, realizzava lampadari, imparò in carrozzeria. Persona buona, umile e di poche pretese, grazie a lui e a mamma siamo andati tutti e tre all'università. Dopo la pensione negli ultimi dieci anni andava a fare l'orto da una zia, era orgoglioso dei prodotti che la terra gli donava. Nutriva grande amore per i miei bambini, che portava a calcio, nel fine settimana andava a vederli giocare. Era sempre sorridente e con la battuta pronta: anche se dentro lo preoccupava qualcosa, non lo faceva pesare. Mai invidioso né geloso degli altri, telefonava spesso al fratello di 90 anni ad Arona, ma voleva sincerarsi della salute di tutti. Gli piaceva stare vicino alla gente, cercando di appianare le discussioni senza accendere fuochi, piuttosto ci rimetteva lui. Giocava al bridge nel circolo di Arona da una quindicina di anni, anche a casa si allenava sul computer, tanti amici venivano a giocare a carte a casa nostra tra cui Franco Nicolazzi. Stava benissimo fino a pochi giorni prima di andarsene, anzi era intento in alcuni lavori di casa».