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Cordoglio nel borgomanerese per il volontario Cesare Albini

L'addio della città.

Cordoglio nel borgomanerese per il volontario Cesare Albini
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Cordoglio nel borgomanerese per la scomparsa del volontario Cesare Albini: il ricordo della città.

Addio al geometra Cesare Albini era una delle colonne del mondo dell'associazionismo in città

«Oggi si direbbe che Cesare fosse una persona d’altri tempi, è sempre stato presente con grande signorilità e discrezione». Così il presidente del comitato cittadino della Croce rossa Claudio Colaci ricorda Cesare Albini. L’uomo è stato una colonna nel mondo del volontariato e dell’associazionismo cittadino: originario di Tenda, città sul confine tra Italia e Francia, sull’alta via del Sale, da molto tempo Albini abitava a Borgomanero, dove era dipendente Enel. Ma in città è stato molto attivo nel mondo del volontariato e del sociale: «E’ stato in croce rossa come volontario soccorritore e autista per lungo tempo - ricorda Colaci - e nel periodo in cui ancora non eravamo divisi in comitati era stato responsabile locale della divisione cittadina, intorno al 1999/2000». A ricordare la figura di Albini è anche il presidente della Fondazione Achille Marazza, Giovanni Tinivella, anche segretario e co fondatore del circolo filatelico: «L’ho conosciuto nel 1989 - spiega - quando si è iscritto al circolo filatelico. Dopo pochi anni è stato insignito della qualifica di socio benemerito, per il suo impegno che profuse sin da subito. Era il vice presidente del gruppo filatelico, carica che ricopriva da oltre 15 anni. Si dava sempre da fare per le iniziative del gruppo, e 5 anni fa ne è diventato socio onorario». Forse la passione per la filatelia e la numismatica, che racchiudono una forte passione per la storia, derivava dalle sue origini: Tenda è infatti un Comune con una storia molto particolare, ceduto dall’Italia alla Francia dopo la seconda guerra mondiale. Ma Albini non coltivava solo la passione per monete e francobolli: era stato molto attivo anche nella società operaia di mutuo soccorso, oltre che nell’organizzazione del premio Borgomanerese dell’anno, e ogni anno era sempre in prima fila anche negli allestimenti della mostra filatelica e numismatica in occasione della consegna del riconoscimento. Era anche un volontario della casa di riposo Opera Pia Curti di via Monsignor Cavigioli, diretta dallo stesso Tinivella: «Con sua moglie e sua cognata - ricorda Tinivella - era sempre presente anche in casa di riposo. Prima di Natale assieme a loro aveva addobbato tutta la casa di riposo per le feste. Non l’ho mai sentito dire “no non posso” a una richiesta di aiuto: questa è una perdita che si farà notare e sentire, di persone come lui non ce ne sono più». Cesare Albini è morto il 31 dicembre: il funerale è stato celebrato nel pomeriggio di martedì 4 nella Collegiata di San Bartolomeo dal prevosto, don Piero Cerutti. Presenti in chiesa anche i molti labari delle associazioni nelle quali Albini aveva prestato la sua opera.

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