Coronavirus, oggi otto morti al "Maggiore"
Sono 132 le persone ricoverate e nove coloro che sono stati dimessi.
Coronavirus: otto persone morte da ieri pomeriggio, quattro delle quali di Novara. Una giornata pesante, quella di oggi (giovedì 19 marzo 2020), all'azienda ospedaliera universitaria "Maggiore della carità".
Otto persone morte, una donna e sette uomini
Rispetto all’ultimo aggiornamento di ieri pomeriggio, è pesante il "bollettino" che arriva questa sera dall'Azienda ospedaliera "Maggiore della carità" di Novara sul fronte della battaglia contro il coronavirus: otto sono le persone decedute in più rispetto a ieri. Si tratta di una donna del 1950 e di sette uomini (del 1951; 1942; 1926; 1937; 1931: 1937; 1934) di cui quattro di Novara.
Alle 18 di oggi, 132 i ricoverati (dieci in più rispetto a ieri, quando erano 122), di cui 42 di Novara e 74 della provincia; altri 5 della provincia di Alessandria, 4 del Vercellese, 1 del Vco, 3 della provincia di Biella, 3 della Lombardia, 1 della provincia di Napoli.
Ventidue (due più di ieri) i malati ricoverati in Rianimazione.
Ma non manca una buona notizia: nove sono state nella giornata di oggi le dimissioni a domicilio, un dato che porta il totale dei guariti, dall'inizio dell'emergenza, a 37.
194 risultano invece le persone in isolamento fiduciario domiciliare in città.
Ad oggi, al "Maggiore" i posti letto dedicati ai pazienti covid positivi sono 200.
Nuovi posti anche a Veruno
«Come previsto, la pressione sull'ospedale aumenta - ha detto il sindaco Alessandro Canelli nella sua quotidiana diretta Facebook – Rispetto a ieri il numero di posti disponibili è passato a 196, e sono quasi tutti occupati, tra persone ricoverate e altre ancora in attesa dell'esito del tampone. Ieri sono stati approntati anche quattro nuovi posti di terapia intensiva e 6 semintensiva. Il totale è stato portato a 42 posti, e altri 5 o 6 saranno disponibili in un paio di giorni presso la struttura di Veruno. Quello che manca, per far fronte all'emergenza, sono nuovi macchinari di terapia intensiva, i più difficili da reperire perché la richiesta è molto alta in tutta Italia. Per quetso, stamattina mi sono messo in contatto personalmente con il nuovo responsabile dell'Unità di crisi della Regione Piemonte, dottor Coccolo, per capire se si possono avere nel più breve tempo possibile, anche se ovviamente si tratta di procedure d’acquisto che attengono alla Protezione civile regionale».
l.c.