Cosa c’è nel terreno dell’ex Fornace di Oleggio?

Cosa c’è nel terreno dell’ex Fornace di Oleggio?
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Nella mattinata di lunedì  sono iniziati  i carotaggi nell’area dell’ex Fornace “Zanetti”, a Oleggio, posta sotto sequestro in data 26 giugno. Ad operare il personale del  Corpo Forestale dello Stato,  tecnici dell’Arpa e la Polizia Municipale che hanno iniziato a monitorare il terreno per capire se vi siano eventuali rifiuti tossici. 

La vicenda era iniziata con una serie di controlli  in data 12 giugno, effettuati da Arpa, Carabinieri, e Polizia municipale a seguito dall’esposto alla Procura della Repubblica da parte di una famiglia residente nei pressi dell’ex Fornace, preoccupata per le  lastre di eternit nell’area. Dopo quei controlli era arrivato il sequestro di una parte dell’area con la possibilità però, di accesso da parte dell'azienda per la messa in sicurezza dell'amianto (le lastre di eternit sul tetto). Una vicenda complessa quella dell’ex fornace. Nel 2010 il settore Ambiente Ecologia Energia della Provincia di Novara aveva autorizzato, a seguito di  una serie di conferenze dei servizi, l’intervento di recupero dell’area, collegato ai lavori della discarica di Barengo. Le  ditte che avevano  preso l'incarico, di recupero dell’ex fornace lavorano anche nella discarica per l'esecuzione della nuova vasca e per la movimentazione dei rifiuti. I terreni contaminati che si trovavano all'interno della ex fornace, previo trattamento, dovevano essere trasportate in discarica a Barengo e di contro le terre provenienti dagli scavi della nuova vasca dovevano essere portate ad Oleggio.

L’'ispezione di lunedì avrebbe lo scopo di capire se effettivamente nell'area sono arrivate le terre di Barengo (e quante ne siano arrivate) e se la bonifica del terreno sia effettivamente stata fatta.

Nessuna conferma ufficiale da parte di Arpa e Corpo Forestale dello Stato su cosa sia stato trovato durante gli scavi. I campioni di terreno  sono stati inviati al laboratorio competente e nei prossimi giorni dovrebbero essere resi noti i risultati. Il dubbio da dissipare è che vi siano nel terreno  rifiuti e terre diverse da quelle che dovevano arrivare.

Silvia Biasio

Massimo Delzoppo

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 9 luglio 2015

Nella mattinata di lunedì  sono iniziati  i carotaggi nell’area dell’ex Fornace “Zanetti”, a Oleggio, posta sotto sequestro in data 26 giugno. Ad operare il personale del  Corpo Forestale dello Stato,  tecnici dell’Arpa e la Polizia Municipale che hanno iniziato a monitorare il terreno per capire se vi siano eventuali rifiuti tossici. 

La vicenda era iniziata con una serie di controlli  in data 12 giugno, effettuati da Arpa, Carabinieri, e Polizia municipale a seguito dall’esposto alla Procura della Repubblica da parte di una famiglia residente nei pressi dell’ex Fornace, preoccupata per le  lastre di eternit nell’area. Dopo quei controlli era arrivato il sequestro di una parte dell’area con la possibilità però, di accesso da parte dell'azienda per la messa in sicurezza dell'amianto (le lastre di eternit sul tetto). Una vicenda complessa quella dell’ex fornace. Nel 2010 il settore Ambiente Ecologia Energia della Provincia di Novara aveva autorizzato, a seguito di  una serie di conferenze dei servizi, l’intervento di recupero dell’area, collegato ai lavori della discarica di Barengo. Le  ditte che avevano  preso l'incarico, di recupero dell’ex fornace lavorano anche nella discarica per l'esecuzione della nuova vasca e per la movimentazione dei rifiuti. I terreni contaminati che si trovavano all'interno della ex fornace, previo trattamento, dovevano essere trasportate in discarica a Barengo e di contro le terre provenienti dagli scavi della nuova vasca dovevano essere portate ad Oleggio.

L’'ispezione di lunedì avrebbe lo scopo di capire se effettivamente nell'area sono arrivate le terre di Barengo (e quante ne siano arrivate) e se la bonifica del terreno sia effettivamente stata fatta.

Nessuna conferma ufficiale da parte di Arpa e Corpo Forestale dello Stato su cosa sia stato trovato durante gli scavi. I campioni di terreno  sono stati inviati al laboratorio competente e nei prossimi giorni dovrebbero essere resi noti i risultati. Il dubbio da dissipare è che vi siano nel terreno  rifiuti e terre diverse da quelle che dovevano arrivare.

Silvia Biasio

Massimo Delzoppo

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