Emergenza sanitaria

Covid nelle residenze per anziani, 750.000 tamponi rapidi a ospiti e dipendenti

Maxi controlli decisi dalla Regione Piemonte: prove a scadenza quindicinale fino al 1° marzo 2021. I risultati si avranno in 15 minuti.

Covid nelle residenze per anziani, 750.000 tamponi rapidi a ospiti e dipendenti
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Tamponi rapidi a ospiti e dipendenti delle residenze per anziani. Questa la nuova disposizione della Regione Piemonte fino al 1° marzo 2021. Lo riportano i colleghi di primabiella.it

Maxi controlli per le Rsa

Tampone rapido a scadenza quindicinale fino al 1° marzo 2021 per gli ospiti ed i dipendenti delle Rsa e residenze per anziani: è davvero massiccio il piano di controllo e monitoraggio predisposto dalla Regione Piemonte ed illustrato dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori alle Politiche sociali Chiara Caucino e alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Lo stesso procedimento viene utilizzato a cadenza mensile nelle strutture riservate a minori, disabili, malati psichiatrici e affetti da dipendenze.

Si tratta di tamponi naso-faringei del tipo che si autoprocessa, e a occuparsene sarà il personale di ciascun ente. In 15 minuti consentono di avere il risultato, che è certo nel caso di esito negativo mentre richiede un tampone molecolare di verifica se l’esito è positivo.

Il cronoprogramma comprende 700.000 tamponi rapidi nelle Rsa e residenze anziani con uno screening ogni 15 giorni (la prima partita da 70.000 è stata consegnata il 26 ottobre, le altre sempre da 70.000 lo saranno il 9 novembre, 23 novembre, 7 dicembre, 21 dicembre, 4 gennaio, 18 gennaio, 1° febbraio, 15 febbraio, 1° marzo); 15.000 nelle residenze per disabili, 12.500 nelle residenze per minori, 20.000 nelle residenze psichiatriche, 5.000 nelle residenze per persone affette da dipendenza.

E’ stato anche evidenziato che nel mese di settembre sono stati effettuati nelle Rsa e nelle Ra del Piemonte 55.000 tamponi molecolari, ad ottobre 82.000. Nell’ultima settimana ne sono stati fatti 25,000, 12.000 agli ospiti e 13.000 al personale. È stato trovato positivo il 3% del personale e il 5,5% degli ospiti, contro un dato medio che fra marzo e aprile era invece del 28%.

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