“Credevo di morire”

“Credevo di morire”
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CUREGGIO - Grande spettacolo alla frazione Bedisco di Oleggio per la seconda tappa del Poker del cross novarese che ha visto impegnati 300 concorrenti. Al via ci doveva essere anche il veterano Renzo Brugo, 63 anni, ma l'industriale agognino, giovedì 24, la vigilia di Natale, è stato protagonista di un drammatico fatto che per poco non si è concluso in tragedia: mentre si stava allenando poco lontano dalla propria abitazione di Cureggio, è stato aggredito da due cani lupo di razza cecoslovacca che lo hanno azzannato in più parti del corpo e segnatamente al torace e agli arti superiori. Racconta Brugo: “E' stato terribile, credevo di morire, una paura oltre ogni immaginazione. Era circa mezzogiorno e come altre volte avevo lasciato la mia abitazione a un paio di chilometri da Borgomanero per svolgere un semplice allenamento.

Improvvisamente sono comparsi i due cani al guinzaglio, credo, del loro padrone. Non li avevo mai visti, non so ancora a chi appartengano. In un attimo le due belve mi sono saltate addosso e mi sono sentito perduto. Istintivamente ho cercato di coprirmi il viso con le mani e così sono almeno riuscito ad evitare che mi sfigurassero il volto. Mi hanno ripetutamente azzannato alle braccia e al torace, ho perso sangue e mi sono sentito mancare prima che lo sconosciuto riuscisse a strapparmeli via”. Renzo è stato poi soccorso da altre persone nel frattempo intervenute e subito trasportato all'ospedale di Borgomanero. I terribili morsi dei due lupi hanno lasciato tracce evidenti dell'accaduto, ma per fortuna niente di irreparabile.

Il podista si riprenderà in un paio di mesi e potrà tornare a correre quando ferite ed ematomi si saranno riassorbiti. L'industriale (settore soluzioni energetiche e tecnologiche) non ha ancora sporto denuncia ai carabinieri. “Lo farò - ha detto - non appena mi sarò ripreso dalla paura per lo scampato pericolo”. In ogni caso sarà lo stesso ospedale di Borgomanero a mettersi in contatto con le Forze dell'ordine che dovranno far chiarezza sul drammatico episodio anche e soprattutto per accertare eventuali responsabilità.

Sandro Bottelli

CUREGGIO - Grande spettacolo alla frazione Bedisco di Oleggio per la seconda tappa del Poker del cross novarese che ha visto impegnati 300 concorrenti. Al via ci doveva essere anche il veterano Renzo Brugo, 63 anni, ma l'industriale agognino, giovedì 24, la vigilia di Natale, è stato protagonista di un drammatico fatto che per poco non si è concluso in tragedia: mentre si stava allenando poco lontano dalla propria abitazione di Cureggio, è stato aggredito da due cani lupo di razza cecoslovacca che lo hanno azzannato in più parti del corpo e segnatamente al torace e agli arti superiori. Racconta Brugo: “E' stato terribile, credevo di morire, una paura oltre ogni immaginazione. Era circa mezzogiorno e come altre volte avevo lasciato la mia abitazione a un paio di chilometri da Borgomanero per svolgere un semplice allenamento.

Improvvisamente sono comparsi i due cani al guinzaglio, credo, del loro padrone. Non li avevo mai visti, non so ancora a chi appartengano. In un attimo le due belve mi sono saltate addosso e mi sono sentito perduto. Istintivamente ho cercato di coprirmi il viso con le mani e così sono almeno riuscito ad evitare che mi sfigurassero il volto. Mi hanno ripetutamente azzannato alle braccia e al torace, ho perso sangue e mi sono sentito mancare prima che lo sconosciuto riuscisse a strapparmeli via”. Renzo è stato poi soccorso da altre persone nel frattempo intervenute e subito trasportato all'ospedale di Borgomanero. I terribili morsi dei due lupi hanno lasciato tracce evidenti dell'accaduto, ma per fortuna niente di irreparabile.

Il podista si riprenderà in un paio di mesi e potrà tornare a correre quando ferite ed ematomi si saranno riassorbiti. L'industriale (settore soluzioni energetiche e tecnologiche) non ha ancora sporto denuncia ai carabinieri. “Lo farò - ha detto - non appena mi sarò ripreso dalla paura per lo scampato pericolo”. In ogni caso sarà lo stesso ospedale di Borgomanero a mettersi in contatto con le Forze dell'ordine che dovranno far chiarezza sul drammatico episodio anche e soprattutto per accertare eventuali responsabilità.

Sandro Bottelli

 

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