Delitto di Oleggio: di nuovo in aula Stentardo

Delitto di Oleggio: di nuovo in aula Stentardo
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NOVARA – Riprende oggi, venerdì 4 dicembre, in Tribunale, il processo con rito abbreviato nei confronti di Salvatore Stentardo, il 58enne novarese reo confesso, accusato dell’omicidio dell’81enne Maria Rosa Milani, andato in scena a Oleggio nel settembre dello scorso anno.

All’ultima udienza il pm Giovanni Caspani ha chiesto l’ergastolo. Oggi sarà la volta della difesa, con l’avvocato Gianni Croce del Foro di Vercelli, che la scorsa volta ha depositato un memoriale, in cui il 58enne chiede scusa per l’accaduto. L’uomo, dopo essere evaso dal carcere, il 13 settembre aveva ucciso la donna nell’abitazione dove viveva, a ridosso dei boschi del Ticino. L’anziana lo aveva sorpreso nel cortile della sua cascina. Il 58enne, che era sotto l’effetto di droghe, aveva reagito, uccidendola e, quindi, era scappato con contanti e oro che aveva trovato nella casa. Per lui le accuse sono di omicidio volontario, rapina, falsificazioni di documenti, evasione, porto d’arma, furto in abitazione. Parte civile nel processo, un nipote della vittima. In aula tornerà anche la posizione dell’ex moglie dell’imputato, Jana Atanassova Iankova, 38 anni, accusata di procurata evasione. Per gli inquirenti avrebbe agevolato Stentardo nell’evasione, aiutandolo a continuare la sua latitanza. Difesa dall’avvocato Maria Grazia Ianniello, ha chiesto di poter patteggiare 4 mesi di reclusione con la condizionale e i lavori socialmente utili.

mo.c.


NOVARA – Riprende oggi, venerdì 4 dicembre, in Tribunale, il processo con rito abbreviato nei confronti di Salvatore Stentardo, il 58enne novarese reo confesso, accusato dell’omicidio dell’81enne Maria Rosa Milani, andato in scena a Oleggio nel settembre dello scorso anno.

All’ultima udienza il pm Giovanni Caspani ha chiesto l’ergastolo. Oggi sarà la volta della difesa, con l’avvocato Gianni Croce del Foro di Vercelli, che la scorsa volta ha depositato un memoriale, in cui il 58enne chiede scusa per l’accaduto. L’uomo, dopo essere evaso dal carcere, il 13 settembre aveva ucciso la donna nell’abitazione dove viveva, a ridosso dei boschi del Ticino. L’anziana lo aveva sorpreso nel cortile della sua cascina. Il 58enne, che era sotto l’effetto di droghe, aveva reagito, uccidendola e, quindi, era scappato con contanti e oro che aveva trovato nella casa. Per lui le accuse sono di omicidio volontario, rapina, falsificazioni di documenti, evasione, porto d’arma, furto in abitazione. Parte civile nel processo, un nipote della vittima. In aula tornerà anche la posizione dell’ex moglie dell’imputato, Jana Atanassova Iankova, 38 anni, accusata di procurata evasione. Per gli inquirenti avrebbe agevolato Stentardo nell’evasione, aiutandolo a continuare la sua latitanza. Difesa dall’avvocato Maria Grazia Ianniello, ha chiesto di poter patteggiare 4 mesi di reclusione con la condizionale e i lavori socialmente utili.

mo.c.


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