Delitto di Pombia: un secondo arresto nell’Aretino

Delitto di Pombia: un secondo arresto nell’Aretino
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POMBIA, Altro arresto, il secondo, per l’omicidio scoperto nella mattinata dello scorso 5 aprile nei boschi di Pombia, nel Novarese, delitto che si era consumato il giorno prima.

Stando a quanto emerge, oltre ad Antonio Lembo (che ha confessato il delitto), fermato su un treno che era diretto verso il Centro Italia e rintracciato dai carabinieri a meno di una settimana dal fatto di sangue, c’è una seconda persona arrestata.

Oltre al 29enne residente a Busto Arsizio, c’è ora un 39enne fermato nell’Aretino, precisamente a Monte Savino, dove sembra fosse diretto lo stesso Lembo nella sua fuga. L’uomo sarebbe un conoscente di lunga data di Lembo. Qualche dettaglio è iniziato a emergere sul “Corriere di Arezzo”. Il secondo arrestato, A.M. le sue iniziali, è stato raggiunto nella sua casa. Pare abbia preso parte al delitto. Già interrogato, sarebbe stato presente sul luogo del delitto, ma con un ruolo minore: non sarebbe stato lui a uccidere Matteo Mendola. La vicenda ha comunque ancora degli elementi da chiarire (dietro a tutto potrebbe esserci un debito di droga, ma le indagini si stanno svolgendo nel massimo riserbo) e il fermo di polizia giudiziaria non è stato convalidato; il gip ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere.

Mo.c.

POMBIA, Altro arresto, il secondo, per l’omicidio scoperto nella mattinata dello scorso 5 aprile nei boschi di Pombia, nel Novarese, delitto che si era consumato il giorno prima.

Stando a quanto emerge, oltre ad Antonio Lembo (che ha confessato il delitto), fermato su un treno che era diretto verso il Centro Italia e rintracciato dai carabinieri a meno di una settimana dal fatto di sangue, c’è una seconda persona arrestata.

Oltre al 29enne residente a Busto Arsizio, c’è ora un 39enne fermato nell’Aretino, precisamente a Monte Savino, dove sembra fosse diretto lo stesso Lembo nella sua fuga. L’uomo sarebbe un conoscente di lunga data di Lembo. Qualche dettaglio è iniziato a emergere sul “Corriere di Arezzo”. Il secondo arrestato, A.M. le sue iniziali, è stato raggiunto nella sua casa. Pare abbia preso parte al delitto. Già interrogato, sarebbe stato presente sul luogo del delitto, ma con un ruolo minore: non sarebbe stato lui a uccidere Matteo Mendola. La vicenda ha comunque ancora degli elementi da chiarire (dietro a tutto potrebbe esserci un debito di droga, ma le indagini si stanno svolgendo nel massimo riserbo) e il fermo di polizia giudiziaria non è stato convalidato; il gip ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere.

Mo.c.

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