Delitto di Vespolate: sul padre pende l’accusa di omicidio volontario

Delitto di Vespolate: sul padre pende l’accusa di omicidio volontario
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VESPOLATE, E’ stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale Maggiore di Novara Pietro Spina, il 54enne che, probabilmente nel pomeriggio di lunedì, ha ucciso, soffocandolo, nella loro abitazione di corso Garibaldi, a Vespolate, il figlio Andrea di 22 anni, autistico. Al momento il 54enne sembra fuori pericolo. Un delitto scaturito, con ogni probabilità, dalla preoccupazione per il futuro del ragazzo, una volta che lui, il papà, non ci sarebbe stato più.

Quel ‘dopo di noi’, che da sempre è un tema sul quale si battono le realtà che si occupando di disabilità, a partire dall’Angsa, l’Associazione genitori soggetti autistici, che ha seguito nel suo centro Andrea e i genitori, Pietro e Angela, scomparsa lo scorso anno per una malattia. Andrea era ospitato durante la settimana in un centro di Morghengo di Caltignaga, a Casa Nazareth.

Tornava a casa con il padre nel fine settimana. Sino a stamani il magistrato titolare dell’inchiesta, il pm Nicola Serianni, non aveva ancora potuto interrogarlo, perché l’uomo è ancora visibilmente provato dall’accaduto. E’ in stato di arresto. Per lui l’accusa che si prefigura, al momento, è quella di omicidio volontario.

mo.c.

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 10 novembre

VESPOLATE, E’ stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale Maggiore di Novara Pietro Spina, il 54enne che, probabilmente nel pomeriggio di lunedì, ha ucciso, soffocandolo, nella loro abitazione di corso Garibaldi, a Vespolate, il figlio Andrea di 22 anni, autistico. Al momento il 54enne sembra fuori pericolo. Un delitto scaturito, con ogni probabilità, dalla preoccupazione per il futuro del ragazzo, una volta che lui, il papà, non ci sarebbe stato più.

Quel ‘dopo di noi’, che da sempre è un tema sul quale si battono le realtà che si occupando di disabilità, a partire dall’Angsa, l’Associazione genitori soggetti autistici, che ha seguito nel suo centro Andrea e i genitori, Pietro e Angela, scomparsa lo scorso anno per una malattia. Andrea era ospitato durante la settimana in un centro di Morghengo di Caltignaga, a Casa Nazareth.

Tornava a casa con il padre nel fine settimana. Sino a stamani il magistrato titolare dell’inchiesta, il pm Nicola Serianni, non aveva ancora potuto interrogarlo, perché l’uomo è ancora visibilmente provato dall’accaduto. E’ in stato di arresto. Per lui l’accusa che si prefigura, al momento, è quella di omicidio volontario.

mo.c.

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