Delitto Milani, carcere a vita per Salvatore Stentardo
NOVARA - Carcere a vita. E’ la condanna inflitta oggi, in Tribunale, dal giudice Angela Fasano, a Salvatore Stentardo, il 58enne novarese (nella foto di Martignoni) che, il 13 settembre 2014, dopo il mancato rientro in carcere dal lavoro esterno, scoperto durante una rapina, ha ucciso l’80enne Maria Rosa Milani, che viveva alla Cascina Calossa a Oleggio, in frazione Loreto.
La moglie (in fase di separazione) di Stentardo, Jana Atanassova Iankova, accusata di procurata evasione, ha patteggiato 4 mesi con la condizionale e lavori socialmente utili.
Il difensore dell’imputato aveva chiesto di derubricare la rapina in furto, l’assoluzione per la droga e il minimo della pena per tutto il resto. L’imputato ha anche consegnato, nelle precedenti udienze, un memoriale in cui si diceva pentito dell’accaduto. Questo il commento a caldo del legale: «C’è poco da dire. Aspettavamo qualcosa di meglio. E’ andata così. Per l’Appello? Prima leggeremo le motivazioni, poi valuteremo».
mo.c.
leggi i servizi sul Corriere di Novara di giovedì 4 febbraio
NOVARA - Carcere a vita. E’ la condanna inflitta oggi, in Tribunale, dal giudice Angela Fasano, a Salvatore Stentardo, il 58enne novarese (nella foto di Martignoni) che, il 13 settembre 2014, dopo il mancato rientro in carcere dal lavoro esterno, scoperto durante una rapina, ha ucciso l’80enne Maria Rosa Milani, che viveva alla Cascina Calossa a Oleggio, in frazione Loreto.
La moglie (in fase di separazione) di Stentardo, Jana Atanassova Iankova, accusata di procurata evasione, ha patteggiato 4 mesi con la condizionale e lavori socialmente utili.
Il difensore dell’imputato aveva chiesto di derubricare la rapina in furto, l’assoluzione per la droga e il minimo della pena per tutto il resto. L’imputato ha anche consegnato, nelle precedenti udienze, un memoriale in cui si diceva pentito dell’accaduto. Questo il commento a caldo del legale: «C’è poco da dire. Aspettavamo qualcosa di meglio. E’ andata così. Per l’Appello? Prima leggeremo le motivazioni, poi valuteremo».
mo.c.
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