Delitto sulle colline del Verbano: il movente dell’uomo sarebbe stata la gelosia

Delitto sulle colline del Verbano: il movente dell’uomo sarebbe stata la gelosia
Pubblicato:

BEE – Sarebbe stata la gelosia del compagno la causa della morte di Alessia Partesana, 29 anni, mamma di una bambina di 5, accoltellata alle 3 di oggi, 24 dicembre, da Marco Lopez Tacchini, 33 anni, compagno della donna e padre della piccola. L’avrebbe dichiarato lo stesso Tacchini quando, qualche ora dopo l’omicidio, quando s’è costituito spontaneamente al comando provinciale dei carabinieri di Verbania per confessare il delitto e indicare ai militari la scena del crimine, l’alloggio della palazzina di 3 piani a Bèe, centro collinare dell’entroterra ad est di Verbania, dove la coppia viveva insieme alla figlia. Dopo la costituzione dell’uomo al comando provinciale, sono saliti a Bèe i carabinieri e il sostituto procuratore Nicola Mezzina, raggiunti alle 8,30 dal medico legale, dottoressa Elena Barbero. Al termine dei rilievi, sono stati apposti i sigilli alla porta d’ingresso. Secondo la prima ricostruzione, sulla base delle dichiarazioni spontanee rese dallo stesso Tacchini, l’uomo, dopo aver ucciso la compagna sarebbe sceso a Intra, indeciso sul da farsi prima di decidere di costituirsi spontaneamente ai carabinieri. L’eccesso d’ira mortale sarebbe stato l’atto finale d’un legame tormentato. La coppia pare fosse in crisi da tempo al punto che Partesana avrebbe manifestato al compagno l’intenzione di lasciarlo. Una decisione cui l’uomo non si sarebbe rassegnato. In attesa della convalida dell’arresto, Tacchini è trattenuto in stato di fermo. Mauro Rampinini

BEE – Sarebbe stata la gelosia del compagno la causa della morte di Alessia Partesana, 29 anni, mamma di una bambina di 5, accoltellata alle 3 di oggi, 24 dicembre, da Marco Lopez Tacchini, 33 anni, compagno della donna e padre della piccola. L’avrebbe dichiarato lo stesso Tacchini quando, qualche ora dopo l’omicidio, quando s’è costituito spontaneamente al comando provinciale dei carabinieri di Verbania per confessare il delitto e indicare ai militari la scena del crimine, l’alloggio della palazzina di 3 piani a Bèe, centro collinare dell’entroterra ad est di Verbania, dove la coppia viveva insieme alla figlia. Dopo la costituzione dell’uomo al comando provinciale, sono saliti a Bèe i carabinieri e il sostituto procuratore Nicola Mezzina, raggiunti alle 8,30 dal medico legale, dottoressa Elena Barbero. Al termine dei rilievi, sono stati apposti i sigilli alla porta d’ingresso. Secondo la prima ricostruzione, sulla base delle dichiarazioni spontanee rese dallo stesso Tacchini, l’uomo, dopo aver ucciso la compagna sarebbe sceso a Intra, indeciso sul da farsi prima di decidere di costituirsi spontaneamente ai carabinieri. L’eccesso d’ira mortale sarebbe stato l’atto finale d’un legame tormentato. La coppia pare fosse in crisi da tempo al punto che Partesana avrebbe manifestato al compagno l’intenzione di lasciarlo. Una decisione cui l’uomo non si sarebbe rassegnato. In attesa della convalida dell’arresto, Tacchini è trattenuto in stato di fermo. Mauro Rampinini

Seguici sui nostri canali