Dieci anni di reclusione per violenza sessuale e detenzione illegale di armi

Dieci anni di reclusione per violenza sessuale e detenzione illegale di armi
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NOVARA, Condanna a 10 anni e 2 mesi, martedì in Tribunale a Novara, per un quarantenne, alla sbarra con diversi capi d’imputazione. L’uomo, assistito da un avvocato del Foro di Vibo Valentia, è accusato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna e di detenzione e porto illegale di armi, ricettazione e contraffazione. Alla penultima udienza, il pm aveva chiesto una condanna a 12 anni (6 per la violenza e i maltrattamenti e altri 6 per i rimanenti reati). Il difensore aveva, invece, chiesto l’assoluzione per la violenza e il minimo della pena per gli altri capi d’imputazione. La vicenda aveva preso il via nel 2015, quando le Forze dell’Ordine erano intervenute nella casa dell’uomo per un controllo. In quell’occasione trovarono una pistola e una serie di carte d’identità di altri soggetti, alle quali il 40enne aveva apposto la propria fotografia. Gli inquirenti, in quel frangente, ascoltarono anche la compagna e ne saltò fuori, in aggiunta, una storia di violenze, minacce e abusi tra le mura di casa. mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 19 giugno

NOVARA, Condanna a 10 anni e 2 mesi, martedì in Tribunale a Novara, per un quarantenne, alla sbarra con diversi capi d’imputazione. L’uomo, assistito da un avvocato del Foro di Vibo Valentia, è accusato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna e di detenzione e porto illegale di armi, ricettazione e contraffazione. Alla penultima udienza, il pm aveva chiesto una condanna a 12 anni (6 per la violenza e i maltrattamenti e altri 6 per i rimanenti reati). Il difensore aveva, invece, chiesto l’assoluzione per la violenza e il minimo della pena per gli altri capi d’imputazione. La vicenda aveva preso il via nel 2015, quando le Forze dell’Ordine erano intervenute nella casa dell’uomo per un controllo. In quell’occasione trovarono una pistola e una serie di carte d’identità di altri soggetti, alle quali il 40enne aveva apposto la propria fotografia. Gli inquirenti, in quel frangente, ascoltarono anche la compagna e ne saltò fuori, in aggiunta, una storia di violenze, minacce e abusi tra le mura di casa. 

mo.c.
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