La posizione

Diocesi Novara: “Sì alle messe in presenza: suggeriamo di rimandare i Sacramenti”

“Rimandiamo a tempi migliori nei quali sia possibile anche ai familiari e parenti unirsi alla festa”.

Diocesi Novara: “Sì alle messe in presenza: suggeriamo di rimandare i Sacramenti”
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In queste ore nelle quali il peggioramento della curva del contagio ha portato il Governo e le Regioni a definire nuove misure per il contenimento, sono numerose le richieste di chiarimento che arrivano in merito all’attività pastorale e alle celebrazioni liturgiche nelle comunità novarese.

La posizione della Diocesi

“A questo proposito, la CEI ha inviato una nota a firma del Segretario Generale, che  conferma quanto  avevo già comunicato nella mia lettera del 4 novembre ai nostri parroci: anche nelle regioni classificate ad alto rischio (le così dette “zone rosse”, all’interno delle quali ricade anche il Piemonte) sarà possibile proseguire a celebrare con partecipazione di popolo, garantendo, ovviamente, il pieno rispetto di tutte le misure di sicurezza già oggi messe in atto.

Il testo sottolinea che per muoversi all’interno delle zone rosse (e dunque anche per recarsi nelle chiese) sarà necessaria un’autocertificazione da mostrare in caso di controlli delle forze dell’ordine. Attraverso i mezzi di comunicazione e di incontro consentiti in questa fase, vi chiedo dunque, di ricordarlo ai  parrocchiani. In questa pagina, in allegato, il modulo in PDF che potrete inviare o mettere a disposizione dei fedeli.

Comunque se non si ha il modulo con sé e si viene fermati dalle forze dell’ordine, saranno loro a compilarne uno: potranno poi eseguire verifiche per controllare la correttezza di quanto dichiarato.

Anche per la catechesi e le altre attività pastorali, la nota della Cei richiama l’attenzione su una “consapevole prudenza”, consigliando e invitando fortemente a utilizzare forme a distanza per evitare spostamenti e potenziali situazioni di rischio.

Per quanto riguarda la celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana mi pare giusto suggerire di rimandare le celebrazioni programmate nelle prossime settimane a tempi migliori nei quali sia possibile anche ai familiari e parenti unirsi alla festa”.

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