Discarica di Ghemme: la Provincia rassicura

Discarica di Ghemme: la Provincia rassicura
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NOVARA – “Stiamo tenendo sotto controllo la situazione e speriamo di avere notizie certe in tempi celeri. Intanto desideriamo giunga alla popolazione un messaggio di rassicurazione: l’Arpa, agenzia regionale per la protezione ambientale, ha fatto tutti i controlli necessari e siamo tranquilli. Dobbiamo solo capire, ora, esattamente qual è la portata della questione e quali sono le eventuali irregolarità ed inadempienze da parte della ditta che ha in appalto la chiusura della discarica di Ghemme”.
Parola del presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi, che nella mattinata di ieri ha fatto il punto della situazione dopo il sequestro della discarica ai piedi della Valsesia. “Sequestro – ha tenuto a precisare – cautelativo, proprio per capire se di irregolarità si possa parlare”. E aggiunge Besozzi senza mezzi termini: “Dopodichè il programma per la fase “post mortem” del sito (che prevede comunque un lavoro trentennale) è stato identificato: se il
problema è la difficoltà dell’azienda appaltante, troveremo un sistema, il più velocemente
possibile, eventualmente anche a costo di cambiare soggetto e procedere con la messa in sicurezza dell’impianto”. Potrebbe sembrare una non notizia, anche se in realtà così non è: da qualche giorno, ossia da dopo il sequestro, si attendevano notizie dalle istituzioni al riguardo. E ieri Besozzi ha voluto farlo, insieme al consigliere provinciale delegato all’ambiente Giuseppe Cremona e al sindaco ghemmese, Davide Temporelli.
“La discarica di Ghemme – ha aggiunto Besozzi – ha un trascorso articolato, con protagonisti
tutti i comuni del consorzio medio novarese. La chiusura di un centro così importante non è facile, considerando anche il percorso post- mortem, ossia la bonifica dei trent’anni successivi la chiusura dei cancelli, con tutte le analisi e le verifiche che competono”. Arrivati nell’ultima fase della gestione precedente della Provincia “si è giunti a conclusione – ha spiegato Besozzi
- e la ditta Daneco ha sottoscritto una convenzione che la impegnava ad alcune prescrizioni.
Di fatto, sembra che la gestione di queste procedure abbia avuto qualche problema già da subito, con tutta una serie di problematiche già segnalate, rivelatesi interessanti da parte del corpo forestale dello Stato che ha proposto, in misura cautelativa, la chiusura proprio quindici giorni fa. A questo punto la situazione è stata congelata e, ad oggi, non si hanno informazioni
dettagliate, in quanto gli atti sono secretati; posso però dire che subito c’è stato un contatto con i tecnici della Provincia e i vertici della Daneco per tenere sotto controllo la situazione. E la Provincia ha mantenuto costanti anche i rapporti con il Comune di Ghemme”. Il sindaco Temporelli: “In realtà stamane manca un terzo interlocutore forte, ossia il Consorzio medio novarese ambiente, sempre coinvolto nella vicenda. Nel 2015 venne l’idea di coinvolgere l’Arpa per le dovute verifiche: anche noi come Comune abbiamo fatto i dovuto sopralluoghi e chiesto verifiche alla Daneco: abbiamo ottenuto una serie di risposte che ci hanno soddisfatto,
ma evidentemente la notizia del sequestro mette sul tavolo problemi più grandi: siamo in attesa di capire. Pare che si tratti di difficoltà dovute alla gestione dei tempi e di mancanze legate al conferimento, ma nulla di ufficiale è emerso”. Il primo cittadino tiene però a sottolineare: “E’ emerso da Arpa che problemi sanitari non ce ne sono, quindi la popolazione può stare tranquilla”.
Paolo Usellini

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 13 febbraio 2016

NOVARA – “Stiamo tenendo sotto controllo la situazione e speriamo di avere notizie certe in tempi celeri. Intanto desideriamo giunga alla popolazione un messaggio di rassicurazione: l’Arpa, agenzia regionale per la protezione ambientale, ha fatto tutti i controlli necessari e siamo tranquilli. Dobbiamo solo capire, ora, esattamente qual è la portata della questione e quali sono le eventuali irregolarità ed inadempienze da parte della ditta che ha in appalto la chiusura della discarica di Ghemme”.
Parola del presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi, che nella mattinata di ieri ha fatto il punto della situazione dopo il sequestro della discarica ai piedi della Valsesia. “Sequestro – ha tenuto a precisare – cautelativo, proprio per capire se di irregolarità si possa parlare”. E aggiunge Besozzi senza mezzi termini: “Dopodichè il programma per la fase “post mortem” del sito (che prevede comunque un lavoro trentennale) è stato identificato: se il problema è la difficoltà dell’azienda appaltante, troveremo un sistema, il più velocemente possibile, eventualmente anche a costo di cambiare soggetto e procedere con la messa in sicurezza dell’impianto”. Potrebbe sembrare una non notizia, anche se in realtà così non è: da qualche giorno, ossia da dopo il sequestro, si attendevano notizie dalle istituzioni al riguardo. E ieri Besozzi ha voluto farlo, insieme al consigliere provinciale delegato all’ambiente Giuseppe Cremona e al sindaco ghemmese, Davide Temporelli.
“La discarica di Ghemme – ha aggiunto Besozzi – ha un trascorso articolato, con protagonisti tutti i comuni del consorzio medio novarese. La chiusura di un centro così importante non è facile, considerando anche il percorso post- mortem, ossia la bonifica dei trent’anni successivi la chiusura dei cancelli, con tutte le analisi e le verifiche che competono”. Arrivati nell’ultima fase della gestione precedente della Provincia “si è giunti a conclusione – ha spiegato Besozzi - e la ditta Daneco ha sottoscritto una convenzione che la impegnava ad alcune prescrizioni.
Di fatto, sembra che la gestione di queste procedure abbia avuto qualche problema già da subito, con tutta una serie di problematiche già segnalate, rivelatesi interessanti da parte del corpo forestale dello Stato che ha proposto, in misura cautelativa, la chiusura proprio quindici giorni fa. A questo punto la situazione è stata congelata e, ad oggi, non si hanno informazioni dettagliate, in quanto gli atti sono secretati; posso però dire che subito c’è stato un contatto con i tecnici della Provincia e i vertici della Daneco per tenere sotto controllo la situazione. E la Provincia ha mantenuto costanti anche i rapporti con il Comune di Ghemme”. Il sindaco Temporelli: “In realtà stamane manca un terzo interlocutore forte, ossia il Consorzio medio novarese ambiente, sempre coinvolto nella vicenda. Nel 2015 venne l’idea di coinvolgere l’Arpa per le dovute verifiche: anche noi come Comune abbiamo fatto i dovuto sopralluoghi e chiesto verifiche alla Daneco: abbiamo ottenuto una serie di risposte che ci hanno soddisfatto, ma evidentemente la notizia del sequestro mette sul tavolo problemi più grandi: siamo in attesa di capire. Pare che si tratti di difficoltà dovute alla gestione dei tempi e di mancanze legate al conferimento, ma nulla di ufficiale è emerso”. Il primo cittadino tiene però a sottolineare: “E’ emerso da Arpa che problemi sanitari non ce ne sono, quindi la popolazione può stare tranquilla”.
Paolo Usellini

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