Dj Fabo: il Piemonte spinge per una legge sull'eutanasia
L'appello dei radicali dopo la morte dell'artista
L'appello dei radicali dopo la morte dell'artista
Dopo la morte di Dj Fabo, annunciata via Twitter da Marco Cappato, si riaccende il dibattito sulla legge per il fine vita. L'esponente radicale, dell'associazione Luca Coscioni, che ha accompagnato l'artista nel suo ultimo viaggio verso la Svizzera, ha già annunciato che andrà a costituirsi e potrà essere accusato di aiuto al suicidio. Ma intanto i Radicali piemontesi tornano a fare pressing sul Parlamento: "Nel 2013 Torino ha dimostrato di nuovo di essere avanguardia dei diritti – dichiarano Igor Boni, SIlvja Manzi e Laura Botti - Oltre 6.000 firme delle oltre 50.000 consegnate in Parlamento sono state raccolte proprio nel capoluogo piemontese, che è stata la città che ha tributato maggior consenso alla proposta di legge di iniziativa popolare che chiede la legalizzazione dell'eutanasia. L'Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, UAAR ed EXIT sono stati insieme per mesi a raccogliere le sottoscrizioni dei cittadini che ordinatamente si mettevano in fila. Cittadini diversi per estrazione sociale, età, ceto, credo politico e religioso; uomini e donne che avevano compreso che è necessario smetterla con l'ipocrisia e affrontare questo tema, legiferando e legalizzando per meglio controllare. In questa giornata di lotta, nella quale Dj Fabo ha voluto consegnarci con generosità senza pari la sua forza e la sua determinazione, noi rivolgiamo un appello al Parlamento affinché discuta e si pronunci sul nostro testo di legge. Il silenzio della politica è complice del dolore insopportabile a cui costringiamo chi non ce la fa più e legittimamente vuole farla finita. 'Io quantifico la vita in qualità e non in quantità', ha detto Dj Fabo. Noi non vogliamo imporre niente a nessuno; vogliamo che per i cittadini italiani vi sia libertà di scegliere".