Domenico Rossi: "Nessun cordoglio per Adil, mi vergogno del Consiglio Regionale del Piemonte"
Respinta la richiesta di esprimere cordoglio per la vittima
“Oggi, per la prima volta, mi vergogno del Consiglio Regionale del Piemonte. So che è un’affermazione pesante, ma quanto avvenuto all’inizio della seduta odierna è gravissimo". Così il consigliere regionale novarese Domenico Rossi dopo il consiglio regionale di ieri, martedì 22 giugno 2021.
La posizione di Rossi
"Mentre tutta l’Italia è rimasta fortemente colpita dalla morte del sindacalista Adil Belakhdim avvenuta a Biandrate venerdì mattina e tutte le istituzioni si interrogano su come migliorare le pessime condizioni di lavoro di migliaia di persone impiegate nel comparto della logistica, la destra in Regione risponde con l’indifferenza e respinge la richiesta di esprimere cordoglio per la vittima e di mettere in campo azioni concrete per uno sviluppo sostenibile del settore.
E la cosa ancora più triste è che lo fa perché la sua priorità è quella di cambiare la legge sul Gioco d’Azzardo Patologico per aumentare le macchinette sul territorio a partire dalle tabaccherie. Oggi l’istituzione, che dovrebbe saper interpretare anche il sentimento di cordoglio nazionale, ne esce umiliata”. L’amara constatazione del Consigliere Regionale Domenico Rossi che ieri si è visto respingere la richiesta, con voto contrario, di discutere un ordine del giorno in cui oltre ad esprimere cordoglio per quanto accaduto impegnava la Giunta in una serie di iniziative per tutelare i diritti dei lavoratori del settore logistico.
"Assurdo e ingiusto"
“Nemmeno di fronte a un dramma di questo tipo si riesce a ristabilire un collegamento con i problemi reali dei piemontesi: lungo la filiera della logistica si sono moltiplicati in questi anni casi di sfruttamento dei lavoratori al limite del caporalato e del rispetto dei diritti umani, ma questo alla destra sembra non interessare. Il Consiglio deve occuparsi a tempo pieno solo di slot. Assurdo e ingiusto”.
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"Le proposte del documento sono chiare: un protocollo inter-istituzionale, con la collaborazione delle parti sociali ed enti datoriali, per il lavoro regolare nell’ambito della logistica al fine di favorire legalità, sicurezza, dignità e salute per i lavoratori; inserire nei contratti di insediamento della Regione Piemonte clausole e strumenti che permettano di verificare e garantire il pieno rispetto dei contratti e dei diritti dei lavoratori; istituire un Osservatorio Permanente Regionale sui diritti dei lavoratori del settore logistico. “Strumenti operativi, condivisi con le organizzazioni sindacali, che la Regione potrebbe mettere in campo per garantire migliori condizioni per chi lavora ma anche per le aziende virtuose che non stanno al gioco dello sfruttamento della manodopera. Un Ordine del Giorno che non finirà in un cassetto e continuerò a riproporre sperando che la maggioranza apra gli occhi su un’emergenza reale del nostro territorio”.