Donna ingannata: spasimante russo le spilla 120 mila euro

L'incontro tra i due avvenuti attraverso i social network.

Donna ingannata: spasimante russo le spilla 120 mila euro
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Donna ingannata: spasimante russo le spilla 120 mila euro. Indagini della Guardia di Finanza di Lanzo. Lo riportano i colleghi de ilcanavese.it

Donna ingannata: spasimante russo le spilla 120 mila euro

Dalla Russia ma senza amore… Parafrasando il celebre film della serie di James Bond anche in questa vicenda   le truffe e i colpi di scena non mancano di certo. Come hanno ricostruito le indagini indagini della Tenenza della Guardia di Finanza di Lanzo Torinese, guidate dal luogotenente Michele Veneziano,  sono scattate dopo la denuncia presentata ai militari da una residente nelle Valli di Lanzo, in Piemonte.

Incontro sui social network

I Finanzieri sono rimasti esterrefatti dal racconto di una cinquantenne residente nella zona, che ha raccontato ai militari di aver conosciuto, su di un noto social network, un uomo dichiarandosi di nazionalità russa il quale, dopo una breve conoscenza, unicamente virtuale, mediante una lunga serie di attenzioni e lusinghe, era riuscito a coinvolgerla in un legame “sentimentale”. Sulla base di tale ingannevole relazione la donna, in più occasioni, inviava all’improbabile innamorato ingenti somme di denaro, che il soggetto gli richiedeva raccontando di dover far fronte alle più disparate problematiche dalle quali, secondo la versione che il suo nuovo partner virtuale di volta in volta le raccontava, erano derivate diverse difficoltà economiche.  E’ ciò che è emerso dagli approfondimenti investigativi che, per meglio delineare il contesto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea ha delegato alle “Fiamme Gialle”  della Tenenza della Guardia di Finanza di Lanzo Torinese.

Le indagini della Tenenza

Le indagini compiute dai militari hanno consentito di appurare che, in effetti, la donna era stata così ben circuita dal suo aguzzino che, per soddisfare le sue pressanti richieste di aiuto, non solo dilapidava il suo patrimonio familiare, ma giungeva ad indebitarsi con amici e conoscenti. Quando la vittima ha realizzato quanto le stava accadendo era ormai troppo tardi: il fantomatico spasimante si era già dileguato con un bottino di oltre 120.000 euro.

Truffa «Romantic-scam»

Questa specifica tipologia di truffa, denominata “romantic-scam”, è una fattispecie riconducibile alla categoria della cosiddetta “truffa alla nigeriana”, diffusasi nella seconda metà degli anni ’90 con l’avvento della posta elettronica.  La truffa consiste nel far leva sui bisogni emotivi della vittima che, una volta soggiogata, si rende disponibile a prestare denaro che, nella quasi totalità dei casi, risulta impossibile da recuperare.  Il truffatore dapprima seleziona in maniera accurata la vittima: essere single e avere un’età compresa tra i 40-55 anni sono i requisiti preferiti per finire nella trappola.  Quasi sempre le vittime sono persone che escono da una vita di coppia non soddisfacente.

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