Maxi operazione

Droga nel Novarese: smantellata una fitta rete di spaccio

La polizia di Stato ha individuato e sgominato un sodalizio criminale che ogni settimana movimentava grandi quantitativi di hashish e marijuana

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L'indagine ha permesso di evidenziare una ramificata e consolidata attività di spaccio che vedeva la movimentazione di ingenti quantitativi di hashish e marijuana nella città di Novara e comuni limitrofi come Romentino, Biandrate, Trecate e Galliate.

Dieci misure cautelari

Nelle prime ore della mattinata odierna di mercoledì 9 ottobre 2024 la Polizia di Stato di Novara ha dato esecuzione, all’esito di una vasta e articolata operazione antidroga, ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Novara, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di nove persone domiciliate a Novara e provincia e di una residente nella provincia di Barletta-Andria-Trani, ponendo così fine ad una fitta e ramificata attività di spaccio di sostanze stupefacenti che veniva portata avanti nella città di Novara e che assicurava ingenti profitti al sodalizio criminale.

In particolare, l’ordinanza in questione prevede, tre custodie cautelari in carcere e sette obblighi di dimora con presentazione alla polizia giudiziaria.

Le predette misure, come disposto dalla locale Procura della Repubblica sono state accompagnate da altrettante perquisizioni personali e locali con la collaborazione delle Squadre Mobili delle Questure di Asti, Aosta, Biella, Verbania, Vercelli e BAT nonché del Nucleo Cinofili di Torino e della Polizia Locale di Trecate.

All’esito delle operazioni è stata rivenuta sostanza stupefacente, del tipo cocaina, hashish e marjuana, per un peso complessivo rispettivamente pari a 127,6 grammi (cocaina), 85 grammi (hashish) e 0,52 grammi (marjuana) e una pistola per la quale sono in corso accertamenti sul tipo e modello.

L'indagine e il suo avvio

L’attività di indagine ha avuto inizio nel marzo di quest’anno e trae origine da due arresti, avvenuti nel mese di novembre 2023, nei confronti di due uomini italiani trovati in possesso di 16 kg di hashish mentre percorrevano a bordo di un’autovettura la tangenziale di Novara in direzione Autostrada A4.

L’ingente quantitativo sequestrato, assieme ad altri dettagli emersi in una prima analisi investigativa, hanno condotto gli investigatori a ritenere che dietro quel trasporto vi fosse un più ampio contesto criminale.

Veniva pertanto avviata un’attività di indagine che ha permesso di evidenziare una ramificata e consolidata attività di spaccio che vedeva la movimentazione di ingenti quantitativi di hashish e marijuana nella città di Novara, fino anche a svariati chili ogni settimana (circa 20 kg).

Una fitta rete di spaccio e il sistema "a cascata"

Nello specifico, nella ricostruzione dell’attività di spaccio cittadina è stato possibile individuare tre uomini e due donne di età compresa tra 22 e 44 anni, ad oggi colpiti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora, con precedenti di polizia, che si approvvigionavano della sostanza stupefacente da tre persone, colpite dalla custodia cautelare in carcere: due di origine albanese di 39 e 42 anni, con a carico precedenti di polizia, e un italiano di 44 anni, con a carico precedenti specifici e di associazione di stampo mafioso finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Acquistato lo stupefacente da questi ultimi, i cinque soggetti colpiti dall’obbligo di dimora avrebbero gestito a loro volta lo spaccio in maniera autonoma, evidenziandosi così un sistema di cessioni “a cascata”, che vedeva coinvolte numerose persone che, attratte da facili guadagni, acquistavano la droga e divenivano a loro volta spacciatori, vendendo la sostanza stupefacente a Novara e in alcuni comuni limitrofi, tra cui Romentino, Biandrate, Trecate e Galliate. In merito agli ulteriori due uomini colpiti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora, entrambi italiani di 42 e 54 anni, si sono evidenziati uno come “magazziniere” del sodalizio criminale e l’altro coinvolto nel primo arresto che ha dato poi origine all’attività investigativa.

Nel corso dell’attività di indagine, a conferma della tesi investigativa, erano già stati eseguiti cinque arresti in flagranza di reato, con il sequestro di oltre 60 chilogrammi di hashish e 10 chilogrammi di marijuana.

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