Il caso

Drogarono e rapirono un anziano: due donne a processo

L'uomo si risvegliò dopo 96 ore di sonno forzato: le donne si erano introdotte in casa chiedendo del cibo

Drogarono e rapirono un anziano: due donne a processo
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Drogarono e rapirono un anziano novaresi: due donne residenti nel Milanese finiscono a processo.

L'accusa è di rapina, lesioni personali e uso indebito di carta di credito

Si trovano tuttora in carcere due donne di 23 e 24 anni, entrambe di origine rumena con dimora a Milano, ma senza domicilio fisso, ritenute responsabili di avere drogato e rapinato un anziano novarese. Valutata la gravità del fatto, la procura prima aveva ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip, poi, di recente, ha chiesto il giudizio immediato. Chiamate a rispondere di rapina, lesioni personali e uso indebito di carta di credito, compariranno nelle aule di palazzo Fossati a dicembre. Le due erano state arrestate dalla Squadra Mobile dopo aver, a quanto pare, adescato, drogato e rapinato un ultraottantenne trovato e soccorso a casa sua dagli agenti di una Volante steso sul divano e privo di sensi. Era il mese di luglio 2024.

L'anziano era risultato positivo alle benzodiazepine

L’appartamento della vittima, stando a quanto ricostruito, era stato messo completamente a soqquadro e risultavano mancanti gioielli, contanti e il bancomat, oltre al cellulare. Sul tavolo erano appoggiati tre bicchieri di vetro, uno dei quali contenente un liquido più scuro degli altri. Ricoverato in ospedale, il malcapitato era risultato positivo alle benzodiazepine. Era stato drogato e si era risvegliato quattro giorni dopo – 96 ore in tutto di sonno forzato – raccontando alla polizia ciò che ricordava, ovvero di aver incontrato due donne dalle parti del centro storico e di averle condotte presso il suo alloggio, su loro insistente richiesta (non abbiamo soldi e abbiamo fame), per offrire un pasto. Poi quella bibita “taroccata” e il buio totale.

Con i soldi rubati avevano acquistato dei cellulari costosi

E’ emerso che le ladre, rintracciate grazie alle telecamere di sorveglianza della zona e alla descrizione fornita dall’anziano, avevano successivamente prelevato soldi, per due volte, dal bancomat con la tessera rubata e avevano acquistato costosi cellulari. Le due ragazze sono state riconosciute proprio dal negoziante presso cui avevano utilizzato la carta bancomat rapinata all’uomo. G. B. e B. M. andranno a processo per rapina, lesioni personali e utilizzo indebito di carta di credito: lo attendono rinchiuse nelle loro celle delle carceri di Milano e Vercelli. A inchiodarle, tra l’altro, il possesso al momento dell’arresto di un flacone di ansiolitico, lo Xanax, e di uno dei telefoni comprati con la carta rubata.

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