Due perquisizioni anche nel Novarese per un’operazione anti ‘ndrangheta

NOVARA, Risvolti novaresi, con due perquisizioni sul nostro territorio, per l’operazione dei Carabinieri di Venezia denominata “Nuova frontiera” che nella giornata di ieri ha visto l’esecuzione di 7 misure cautelari personali, 60 persone indagate e circa 60 perquisizioni disposte in varie regioni d’Italia, nei confronti di ricettatori e fiancheggiatori a vario titolo nel reato di associazione a delinquere finalizzata alle consumazione di truffe, anche in danno di istituti di credito e finanziari, bancarotte fraudolente, indebiti utilizzi di carte di credito e di prelievo di carburanti, ricettazione, riciclaggio e violenza privata, con l’aggravante, per diversi di essi, di aver agito avvalendosi di metodi mafiosi, anche al fine di agevolare la “Ndrangheta” calabrese.
L’operazione coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia, fa parte di un’indagine partita nel 2013. Tra le 60 perquisizioni due sono avvenute in provincia di Novara. Una nell’hinterland del capoluogo e l’altra nella parte nord della provincia, in zona laghi. Oltre 150 le imprese truffate, il cui danno complessivamente patito si aggira intorno ai cinque milioni di euro. Le indagini compiute dagli inquirenti hanno consentito di individuare numerose società ed imprese individuali, divenute obiettivo del gruppo criminale, le quali avevano sede e/o unità locali in Veneto.
mo.c.
NOVARA, Risvolti novaresi, con due perquisizioni sul nostro territorio, per l’operazione dei Carabinieri di Venezia denominata “Nuova frontiera” che nella giornata di ieri ha visto l’esecuzione di 7 misure cautelari personali, 60 persone indagate e circa 60 perquisizioni disposte in varie regioni d’Italia, nei confronti di ricettatori e fiancheggiatori a vario titolo nel reato di associazione a delinquere finalizzata alle consumazione di truffe, anche in danno di istituti di credito e finanziari, bancarotte fraudolente, indebiti utilizzi di carte di credito e di prelievo di carburanti, ricettazione, riciclaggio e violenza privata, con l’aggravante, per diversi di essi, di aver agito avvalendosi di metodi mafiosi, anche al fine di agevolare la “Ndrangheta” calabrese.
L’operazione coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia, fa parte di un’indagine partita nel 2013. Tra le 60 perquisizioni due sono avvenute in provincia di Novara. Una nell’hinterland del capoluogo e l’altra nella parte nord della provincia, in zona laghi. Oltre 150 le imprese truffate, il cui danno complessivamente patito si aggira intorno ai cinque milioni di euro. Le indagini compiute dagli inquirenti hanno consentito di individuare numerose società ed imprese individuali, divenute obiettivo del gruppo criminale, le quali avevano sede e/o unità locali in Veneto.
mo.c.