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Due truffe tentate e una andata a segno con la tecnica del falso avvocato/carabiniere

I carabinieri raccomandano di tenere sempre alta la guardia

Due truffe tentate e una andata a segno con la tecnica del falso avvocato/carabiniere
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Nella giornata dell'altro ieri sono giunte diverse chiamate alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Verbania segnalando diversi tentativi di truffa ai danni di anziani con la classica tecnica del falso avvocato/carabiniere.

Le indagini

I carabinieri di Verbania si sono immediatamente attivati raccogliendo, dalle vittime delle tentate truffe, ogni possibile elemento che potesse portare all’identificazione del truffatore. Grazie alla minuziosa analisi delle immagini delle telecamere delle aree in cui si erano verificati i tentativi di truffa, veniva individuata un’autovettura, risultata appartenente ad una società di noleggio. Da una ulteriore analisi sulla rete di lettori targhe del territorio la stessa autovettura veniva individuata in orari e luoghi corrispondenti ai delitti.

I carabinieri hanno quindi organizzato un articolato servizio di osservazione con diversi equipaggi, anche in abiti civili, allo scopo di agganciare l’auto sospetta ed identificarne il conducente. Nel corso del servizio giungeva un’ulteriore notizia che era stata messa a segno una truffa ai danni di una 80enne di Cannobio, alla quale venivano asportati diversi monili in oro e circa 600 euro in contanti.
Grazie alla tenace azione di monitoraggio del territorio, i carabinieri sono riusciti ad individuare ed agganciare l’auto sospetta che, dopo diversi giri su Verbania, durante i quali era possibile osservare l’unico occupante compiere diverse telefonate, l’auto si è diretta verso l’autostrada e pertanto, giunta nei pressi dello svincolo della A26 di Baveno, è stata fatta fermare da una delle pattuglie con i colori d’istituto facente parte del servizio.

Il conducente, poi identificato in un 44enne di Napoli, si è fermato tranquillamente pensando ad un normale controllo, ma immediatamente l’auto è stata raggiunta dagli altri carabinieri che hanno effettuato una minuziosa perquisizione sulla persona e nell’auto. Sotto il sedile del conducente è stata rinvenuta una scatola di latta dove all’interno vi erano diversi monili in oro, mentre nel portafogli dell’uomo sono state rinvenute banconote per oltre 600 euro. L’uomo, con diversi precedenti anche per truffa ai danni di anziani, è stato portato in caserma per gli accertamenti del caso.

I carabinieri hanno quindi raccolto le denunce di tentata truffa, una a Ghiffa, l’altra a Bee, in cui veniva accertata la presenza dell’uomo anche grazie alle testimonianze delle vittime, le quali fortunatamente non cadevano nel tranello e non acconsentivano alle richieste del truffatore. Nel frattempo la vittima della truffa consumata a Cannobio sporgeva denuncia presso i carabinieri della locale Stazione, dove raccontava di aver ricevuto una telefonata da un non meglio indicato interlocutore, che la informava che il marito aveva causato un grave incidente e la controparte versava in gravi condizioni. Per non incorrere in una lunga detenzione era necessario consegnare denaro o altri valori alla persona che si sarebbe presentata. Poco dopo si era presentato appunto l’uomo che, dopo aver confermato quanto comunicato telefonicamente, prendeva all’anziana donna, in grave turbamento per la situazione prospettata, la somma di 600 euro e 13 monili in oro, ricordi di una vita, che la stessa deteneva in una scatola di latta.

La presenza dell’uomo veniva accertata in Cannobio da diverse telecamere, inoltre gli oggetti rinvenuti nella sua auto corrispondevano a quelli fraudolentemente sottratti all’anziana donna.
Il 44enne, al termine degli accertamenti, è stato tratto in arresto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria associato presso il carcere di Verbania in attesa dell’udienza di convalida. Alla donna, invitata in caserma a Verbania ed una volta espletato il riconoscimento formale della refurtiva, i carabinieri hanno restituito l’intera somma di denaro ed i monili in oro.

I carabinieri raccomandano di tenere sempre alta la guardia e diffidare di telefonate che annunciano gravi fatti con la conseguente richiesta di denaro o oro per evitare conseguenze legali. Il numero di emergenza 112 è sempre attivo per ogni dubbio o consiglio in caso si ricevano questo tipo di chiamate.

 

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