E' morto Angelo Palego, da 30 anni ricercava l'Arca di Noè
Lo studioso aveva 86 anni: residente a Trecate, si stava apprestando alla sua 23ª spedizione sul monte Ararat.
«Tornerò a breve sull’Ararat per camminare, ancora una volta, sull’Arca». Lo aveva annunciato lo scorso marzo Angelo Palego, 86 anni marchigiano d’origine, ma piemontese e trecatese d’adozione, al "Corriere di Novara". Ma il suo sogno non si è potuto realizzare: colpito da un attacco cardiaco proprio mentre si trovava in Turchia, a Dogubeyazit, uno dei campi base per le salite verso l’Ararat, è morto il giorno di Ferragosto.
Angelo Palego aveva già completato 22 spedizioni
«Ho completato 22 spedizioni sul monte Ararat – aveva raccontato Palego al "Corriere di Novara" – ed ho camminato sopra l’Arca di Noè a 4350 metri d’altezza. Ora sto preparando la mia ventitreesima spedizione per entrare nell’Arca, proprio nelle stanze dove Noè e la sua famiglia, composta da otto persone, hanno vissuto per 370 giorni, durante il diluvio universale del 2 novembre del 2348 A.C. fino al 12 novembre del 2347 A.C. La mia ultima spedizione l’ho fatta nell’agosto del 2018 a 83 anni».
La scoperta dell'Arca lo aveva reso famoso
La scoperta di Angelo Palego già nel lontano 1989 aveva fatto il giro del mondo, di lui si erano occupati tutti i media mondiali, e non solo quelli scientifici. Nel 2000 era stato insignito del titolo di Accademico d’Armenia, assegnato
dall’Accademia tecnologica di quel Paese. La motivazione? L'aveva spiegata lui stesso: «Ha riconosciuto, tramite la mia documentazione, che il sito dove io sostengo che c’è parte dell’Arca di Noè è lo stesso che già gli armeni visitavano fino al 1915».
I nuovi documenti e l'ultima spedizione
Recentemente Palego aveva trovato ulteriore documentazione. «Si tratta – aveva spiegato – della foto del troncone dell’Arca che emerge dal ghiacciaio a 4350 metri, sull’Ararat. E andrò lì». In che senso? «Un mio amico turco, lo scorso 4 dicembre, in collegamento video con me, è arrivato alla porta del pezzo dell’Arca, proprio quello sul quale io avevo già camminato sopra l’11 luglio 1989. Non appena il ghiaccio diminuirà, noi entreremo nell’Arca di Noè. A 4350 metri d’altitudine».
Di questo ritrovamento si parlava già nel 1916, quando lo zar Nicola II di Russia organizzò due spedizioni. «In un suo disegno sembra proprio lo stesso reperto che ho trovato io. Anzi, secondo la storia, alcuni uomini di quelle spedizioni sarebbero riusciti ad entrarci. Adesso – aveva proseguito pieno di entusiasmo – abbiamo anche la prova matematica che ci ha dato la certezza del ritrovamento».
E così, a 86 anni, Angelo Palego è ripartito alla volta del monte Ararat per entrare nelle stanze di quella Arca che ha accompagnato tutta la sua vita, scandendone ogni tempo. Anche la sua morte.