E' morto il papà della piccola Matilda, uccisa nel 2005 a Roasio
Il processo fu celebrato anche a Novara. Poi, dopo 13 anni, la conclusione dell'iter giudiziario senza l'individuazione di un colpevole
E' morto Simone Borin, era il papà della piccola Matilda, uccisa nel 2005 a Roasio. Il processo andò avanti per anni e si concluse con un nulla di fatto dopo i passaggi nei tribunali di Novara, Vercelli e Torino.
Simone Borin muore a 46 anni
Simone Borin, titolare di un’azienda di pompe funebri a Busto Arsizio, è stato stroncato da una broncopolmonite all'età di 46 anni. Era ricoverato in ospedale. Era il papà della piccola Matilda, uccisa nel 2005 a Roasio, nel Vercellese a soli 22 mesi di vita. L'uomo, che aveva avuto la bimba dalla legnanese Elena Romani, era rimasto profondamente scosso dalla tragedia. Quel giorno la piccola si trovava in montagna con la mamma e il nuovo compagno Antonio Cangialosi.
Una vicenda nota in tutta Italia
Come è noto, il caso di Matilda è uno dei grandi gialli irrisolti d’Italia. Morì a seguito di un violento calcio che l’aveva colpita ai reni. Ma chi abbia sferrato quel calcio, non si saprà mai. In quel momento nella villetta di Roasio c’erano solo la madre Elena Romani e il compagno di lei, Antonio Cangialosi. Andò a processo per omicidio prima la donna, poi l’uomo. La questione fece molto discutere, perché dopo tutti i gradi di giudizio, furono assolti entrambi.