Colpo di scena

Eitan: arriva mandato d'arresto internazionale mentre il nonno rapitore chiede che zia Aya non sia più tutrice

Accusato insieme all'autista di aver sequestrato il bambino sulla base di un "piano strategico premeditato".

Eitan: arriva mandato d'arresto internazionale mentre il nonno rapitore chiede che zia Aya non sia più tutrice
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Non accenna a terminare la contesa tra le due famiglie del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone. Il nonno chiede che zia Aya non sia più tutrice del bambino, ma nel frattempo viene colpito da un mandato di arresto internazionale.

Eitan: i nonni chiedono che zia Aya sia sospesa come tutrice

I legali dei nonni materni di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone e al centro di una contesa tra due rami familiari, hanno chiesto al Tribunale di Pavia che la zia paterna Aya venga rimossa dall'incarico di tutrice con sospensione immediata e che venga nominato pro-tutore un avvocato 'terzo'.

Lo si è appreso in merito all'udienza scaturita dal reclamo contro la nomina, che ha originato anche un procedimento davanti al Tribunale per i minorenni di Milano, e che si è tenuta ieri, martedì 9 novembre 2021.

Mandato di arresto internazionale

Ma contemporaneamente ecco il colpo di scena. Arriva, infatti, anche un mandato di cattura internazionale per Shmuel Peleg, il nonno materno di Eitan. Stesso provvedimento anche per un israeliano 50enne, che altri non è che l'uomo che ha guidato l'auto con cui il bambino è stato portato in Israele.

Ad emettere i due mandati è stata la procura di Pavia. I due sono accusati di avere sequestrato il bambino sulla base di un "piano strategico premeditato". 

Eitan venne portato da Travacò dove stava con la zia tutrice Aya, a Lugano, per poi essere imbarcato su un aereo privato diretto a Tel Aviv, in Israele.  Per la Procura di Pavia i nonni di Eitan, Shmuel Peleg ed Ester Cohen, "avevano da tempo maturato un sentimento di ostilità nei confronti della zia paterna tutrice Aya".

Gli ex coniugi Peleg, inoltre, sempre secondo la Procura, avrebbero messo in atto anche alcuni tentativi di corruzione al fine di agevolare il sequestro di Eitan. A della pianificazione del sequestro vi sarebbero anche i numerosi viaggi effettuati in Svizzera nelle giornate precedenti all'11 settembre (giorno del rapimento) e accertati grazie all'analisi del traffico telefonico del nonno e dell'autista.

Il ricorso

La notizia dei due mandati arriva il giorno prima dell'udienza in programma domani, 11 settembre 2021, durante la quale il Tribunale israeliano dovrà pronunciarsi in merito al ricorso presentato dai nonni materni contro la sentenza che ha disposto il rientro del bambino in Italia.

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