Emergenza incendi in Piemonte ma gli stanziamenti sono insufficienti

E' la denuncia di Conapo, il sindacato dei Vigili del fuoco: "Siamo allo stremo delle forze"

Emergenza incendi in Piemonte ma gli stanziamenti sono insufficienti
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Emergenza incendi: organici ridotti all'osso e risorse esigue in rapporto alle necessità del momento.

Emergenza incendi: poche risorse

"A fronte di un numero di incendi in aumento registriamo stanziamenti insufficienti per i Vigili del Fuoco del Piemonte e questo ci mette in sofferenza operativa". A parlar è il sindacato Conapo dei Vigili del fuoco, che aggiune; "Sono troppo poche le risorse finanziarie assegnate ai Vigili del Fuoco per la campagna contro gli incendi boschivi da parte della Regione Piemonte. 200 mila euro all’anno mentre ne vengono destinati 500 mila al personale volontario AIB Piemonte. La regioni Emilia Romagna e Lazio ne hanno stanziati circa 2 milioni per i pompieri. Inoltre con i pochi automezzi boschivi a disposizione e con le attrezzature non idonee per affrontare questo tipo di incendi, le nostre squadre di vigili del fuoco in azione si trovano seriamente in difficoltà”.

 Lo denuncia Claudio Cambursano, segretario per il Piemonte del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco che spiega “in Piemonte i Vigili del Fuoco, attualmente a lavoro con orari no-stop 24 ore su 24, sono allo stremo delle forze, sia a causa degli organici ridotti all'osso che della convenzione “low cost” con la Regione Piemonte, che ci vede gestire senza risorse questa ennesima emergenza boschiva”.

 L'appello: "Non vogliamo elemosinare"

“Chiediamo alla politica regionale di riflettere su quanto accaduto, che sia da monito per programmare in futuro una migliore gestione delle risorse in modo da preservare il nostro ricco patrimonio boschivo Piemontese e soprattutto fornire una risposta sempre più tempestiva ed efficace possibile alle richieste di soccorso dei cittadini” è l'appello del sindacato Conapo.  “I Vigili del fuoco” - conclude Cambursano - “sono amareggiati dal trattamento della Regione. Non vogliamo essere considerati eroi ma nemmeno vogliamo fare il nostro lavoro elemosinando risorse così importanti”.

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