Dario Miedico

"Esistono prove sulla pericolosità dei vaccini" Ad Arona ospite medico No Vax

La replica dell'Asl di Arona.

"Esistono prove sulla pericolosità dei vaccini" Ad Arona ospite medico No Vax
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"Esistono prove sulla pericolosità dei vaccini" Ad Arona ospite medico No Vax e scatta la polemica.

Relatore Dario Miedico

E’ sicuramente un argomento che farà discutere quello riguardante la presenza, lo scorso 5 ottobre, di un medico «no vax» al «dibattito» ospitato dal Palacongressi Salina. Vaccini e obbligo vaccinale erano infatti i temi al centro della conferenza dal titolo «Vaccini e libertà di scelta terapeutica» che Dario Miedico medico legale, specialista in igiene ed epidemiologia ha tenuto al Palacongressi Salina nel pomeriggio di sabato 5 ottobre.

Le sue argomentazioni

L’incontro ha visto la partecipazione di molte giovani coppie con i loro bimbi. Il relatore nel corso dell’incontro ha sostenuto tesi non condivise dalla comunità scientifica. Con l’ausilio di alcune diapositive ha infatti argomentato il suo discorso dicendo che la mortalità infantile da malattie infettive come morbillo, rosolia, parotite, pertosse e difterite, dal 1900 al 1950 sia drasticamente crollata, riducendosi al 5%. «Tutto ciò solo grazie alle migliorate condizioni di vita con cibo migliore, pulizia, fognature, acqua potabile – ha spiegato il relatore – dato che allora i vaccini non esistevano. Inoltre dato che le malattie di cui sopra nel mondo occidentale sono state praticamente debellate, non si giustifica la necessità dell’obbligo vaccinale».
Per Miedico il discorso non finisce qui: nella sua esposizione ha anche portato una ricca documentazione riguardante le complicanze a suo dire derivate dai vaccini.

«Esistono prove - ha detto - del fatto che l’uso dei vaccini potrebbe addirittura rappresentare un potenziale pericolo, dato che nei piccoli organismi dei bimbi vengono iniettate sostanze tossiche».

E' sottoposto a un provvedimento di radiazione dall'albo dei medici

Per difendere le sue posizioni, non condivise dalla comunità scientifica, il medico, residente a Milano, ma aronese d’adozione, si è schierato ufficialmente. In questo momento è sottoposto a un provvedimento di radiazione dall’albo dei medici, contro il quale ha presentato ricorso.

La posizione dell'Asl di Arona

Anche l’Asl di Novara è intervenuta sulla questione, difendendo l’importanza delle vaccinazioni per la salvaguardia della salute di tutti.
«Le vaccinazioni - scrivono dall’Asl - costituiscono uno dei principali strumenti di lotta alle malattie infettive, riconosciuti e validati per sicurezza ed efficacia dalla comunità scientifica; in quanto tali sono promosse e sostenute da tutti gli organismi ed istituzioni, internazionali e nazionali, preposti alla tutela della salute della popolazione.

"Il nostro Paese ha inteso favorire la più ampia offerta di vaccinazioni, prevedendo il loro inserimento nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza che devono essere garantiti a tutti i cittadini, mirando a quindi proteggere la popolazione dalle malattie infettive attraverso il conseguimento di adeguati livelli di copertura nelle diverse fasce di età.
A tal fine sono state pertanto elaborate e messe in atto efficaci strategie di vaccinazione che perseguono la protezione di quei soggetti sani esposti al pericolo di contrarre determinate infezioni, per ottenere la riduzione e, quando possibile, l’eradicazione di malattie infettive che possono essere letali o causa di gravi complicazioni. Ovviamente, tali obiettivi sono perseguiti con l’offerta di vaccini che devono garantire, attraverso accurate metodiche di produzione e valutazione, un’elevata qualità, in termini di efficacia e sotto il profilo della sicurezza.
Infine, con adeguate strategie di prevenzione vaccinale possono essere abbattuti i costi innanzitutto umani e sociali, ma anche economici e finanziari causati dalle malattie infettive; è pertanto possibile affermare che, nell’ottica di crescita di un Paese, i programmi di vaccinazione costituiscono di certo uno dei migliori investimenti a breve, medio e lungo termine».

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