Fermato dai carabinieri, l'amico confessa l'omicidio

Fermato dai carabinieri, l'amico confessa l'omicidio
Pubblicato:

NOVARA - E' stato interrogato dal pm Olimpia Bossi sino alle prime ore di questa notte Nicola Sansarella, il 40enne novarese, amico di Andrea Gennari, che, alla fine, ha confessato l'omicidio dell'uomo di 44 anni ritrovato ieri mattina ucciso e sotterrato in un'area boschiva tra via Scalise e via Monte Rosa. Sarebbe lui, dunque, la persona con cui la vittima ha trascorso le ultime ore della sua vita.

La scomparsa di Gennari era stata denunciata dalla madre mercoledì sera, ma, stando agli amici, la sua assenza risalirebbe già a qualche giorno prima. Probabilmente a lunedì, giorno in cui potrebbe essere avvenuto l'omicidio. Nel corso della serata, Gennari aveva seguito la partita del Novara con un amico in un locale non lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere.

Poco dopo i due, forse con qualche bicchiere di troppo nel sangue, avrebbero avuto una lite, terminata con la morte di Gennari, colpito, a quanto pare, a calci e pugni e anche con un corpo contundente.

L'amico, in base anche alla confessione, sarebbe il 40enne ascoltato per lunghe ore in Procura, già conosciuto dalle Forze dell'Ordine e con un Daspo a suo carico.

Molto veloci le indagini dei carabinieri, che avevano subito preso la pista giusta, contattando la cerchia degli amici della vittima. Nelle indagini risulta sia stato sequestrato uno sgabbiotto di quelli che si trovano negli orti.  Risulterebbe inoltre il 40enne sia stato aiutato da un altro soggetto per il seppellimento del corpo. Anche quest'ultimo è già stato identificato e ascoltato.

Grande intanto il cordoglio per la morte di Gennari. La pagina Facebook dell'uomo si è riempita in pochi istanti dei ricordi degli amici.

mo.c.

NOVARA - E' stato interrogato dal pm Olimpia Bossi sino alle prime ore di questa notte Nicola Sansarella, il 40enne novarese, amico di Andrea Gennari, che, alla fine, ha confessato l'omicidio dell'uomo di 44 anni ritrovato ieri mattina ucciso e sotterrato in un'area boschiva tra via Scalise e via Monte Rosa. Sarebbe lui, dunque, la persona con cui la vittima ha trascorso le ultime ore della sua vita.

La scomparsa di Gennari era stata denunciata dalla madre mercoledì sera, ma, stando agli amici, la sua assenza risalirebbe già a qualche giorno prima. Probabilmente a lunedì, giorno in cui potrebbe essere avvenuto l'omicidio. Nel corso della serata, Gennari aveva seguito la partita del Novara con un amico in un locale non lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere.

Poco dopo i due, forse con qualche bicchiere di troppo nel sangue, avrebbero avuto una lite, terminata con la morte di Gennari, colpito, a quanto pare, a calci e pugni e anche con un corpo contundente.

L'amico, in base anche alla confessione, sarebbe il 40enne ascoltato per lunghe ore in Procura, già conosciuto dalle Forze dell'Ordine e con un Daspo a suo carico.

Molto veloci le indagini dei carabinieri, che avevano subito preso la pista giusta, contattando la cerchia degli amici della vittima. Nelle indagini risulta sia stato sequestrato uno sgabbiotto di quelli che si trovano negli orti.  Risulterebbe inoltre il 40enne sia stato aiutato da un altro soggetto per il seppellimento del corpo. Anche quest'ultimo è già stato identificato e ascoltato.

Grande intanto il cordoglio per la morte di Gennari. La pagina Facebook dell'uomo si è riempita in pochi istanti dei ricordi degli amici.

mo.c.

Seguici sui nostri canali