Filatura di Grignasco, l'area è sotto sequestro

Il Comune si costituisce parte civile, ordinanza urgente per la messa in sicurezza.

Filatura di Grignasco, l'area è sotto sequestro
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Filatura di Grignasco, l'area è sotto sequestro. Quella che un tempo era la gloriosa Filatura di Grignasco oggi è diventato luogo di saccheggio tra edifici demoliti dai teppisti. A tal punto da rendere necessario il sequestro di tutta l’area.

Filatura di Grignasco, l'area è sotto sequestro

L’ultimo fatto, quello più eclatante che ha fatto scattare l’intervento dei carabinieri Forestale, è stato la distruzione del tetto, di alcuni infissi e di due pareti. Vandalismi che hanno compromesso la stabilità delle strutture. E’ da sei anni che l’area, dopo la cessazione dell’attività di “Grignasco 1894”, è diventata sempre più preda di malviventi: anche gli abitanti della zona riferiscono che sono stati notati camion in transito dopo aver prelevato materiale, in particolare quello metallico, probabilmente per rivenderlo sul mercato clandestino. Sottratti anche serramenti, portoni, tralicci e le intere strutture portanti in ferro dei capannoni.

Demolizione incontrollata su gran parte degli edifici

I camion sarebbero entrati dall’ingresso posteriore della fabbrica, in una zona isolata. I malviventi non avrebbero operato solo di giorno in quanto, sempre i vicini, riferiscono di aver sentito spesso, nel mezzo della notte, rumori provenienti dalla Filatura e alcuni hanno segnalato la cosa alle forze dell’ordine.
Il quadro che si è presentato agli occhi delle autorità è risultato particolarmente precario. «Si è potuto constatare l’esecuzione dei lavori di demolizione incontrollata su gran parte degli immobili, con la distruzione vandalica degli stabili e anche di parte degli immobili sottoposti a vincolo di archeologia industriale, allo scopo principale di depredarne le attrezzature, i macchinari e il materiale in ferro», si legge nell’ordinanza.

Ordinanza urgente del sindaco

Il primo marzo il personale dei carabinieri Forestale «ha provveduto al sequestro preventivo dell’intero complesso industriale dismesso, al fine di evitare di aggravare o protrarre le conseguenze dei reati commessi in violazione delle norme, amministrative e penali». Da quanto rilevato sarebbero diverse le norme non rispettate nell’esecuzione dei lavori. «Tutte le operazioni di demolizione e abbattimento delle strutture in muratura, per il recupero del materiale in ferro, sono state effettuate in assenza di adeguate misure di sicurezza».
Il sindaco Roberto Beatrice definisce questi «fatti molto gravi. Ci costituiremo, come Comune, parte civile. Non solo: è stata compiuta, oltre al furto e ai danni, un’altra tipologia di reato in quanto gran parte dell’area è sottoposta a vincolo paesaggistico e d’archeologia industriale». Il primo cittadino ha emesso un’ordinanza urgente anche circa la «messa in sicurezza urgente degli immobili: se ne dovranno occupare i commissari straordinari, l’azienda è in amministrazione controllata», spiega ancora Beatrice.

Paolo Usellini

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